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I rifiuti iniziano
ad accumularsi

Quel che è certo, l’emergenza per i prossimi giorni non potrà essere scongiurata. Tra 450 e 500 tonnellate, i rifiuti che non è stato possibile conferire in discarica nelle ultime 48 ore, tra quelli fermi sui mezzi, quelli contenuti nei cassonetti e, in alcuni casi, quelli che già sono accatastati sulle strade. Per recuperare questa situazione, anche quando tutto dovesse risolversi con il trasferimento delle risorse a Messinambiente, ci vorrà del tempo. E meno male che la produzione quotidiana di spazzatura negli ultimi mesi, causa crisi è scesa dal 330 a 300 tonnellate. Due giorni fa in  discarica ne sono state conferite 100 tonnellate. Ieri, giornata festiva 150 tonnellate, stesso quantitativo stamani. Il vento di scirocco ha provocato la chiusura parziale dell’impianto di Mazzarrà S. Andrea, il resto è attribuibile al mancato pagamento dei fornitori. Su tutti quello del carburante, e la ditta i cui mezzi trasferiscono i rifiuti dalla città alla discarica. Proprio la Seap si è fermata stamani per non aver ancora ricevuto il pagamento delle fatture arretrate. Gli unici viaggi in discarica, Messinambiente è riuscita ad effettuarli non gli unici tre mezzi disponibili e ancora con del gasolio nei serbatoi. In città, invece, alcuni autocompattatori si sono fermati la scorsa notte perché rimasti a secco proprio mentre in alcune vie del centro stavano svuotando i cassonetti. Altro scoglio da superare e che lascia pensare che dall’inizio della prossima settimana i cumuli possano ulteriormente manifestarsi, la chiusura della discarica per manutenzione, programmata per ogni ultima domenica del mese.     

 

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