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Appelli a Croce
e alla Caritas

sfrattati case zancle

E’ un paradosso, ma Messina è la capitale dei paradossi. Mentre 3 famiglie, allontanate dagli alloggi che occupavano abusivamente a Tremonti da nove giorni abitano a palazzo zanca, con sei bambini innocenti,  a cui le istituzioni dovrebbero garantire ben altro, a San Giovannello un palazzone edificato dallo iacp  è rimasto  incompleto da anni, con 80 alloggi mai assegnati. Era stato realizzato con i fondi ordinari per soddisfare le richieste degli iscritti in graduatoria, ma l’impresa fallì e tutto si fermò. Da mesi, prima ancora che il comune venisse assediato dalle povere famiglie senzatetto, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Previti aveva tentato di affrontare la questione. L’ultima nota risale appena al 5 marzo scorso, inviata al commissario straordinario Croce e all’assessore regionale alle infrastrutture Bartolotta. Previti definisce il mancato completamento degli 80 appartamenti una vera e propria omissione di soccorso nei confronti delle tantissime famiglie prive di abitazioni. All’esponente messinese della giunta Crocetta, Previti chiede di valutare l’opportunità di mandare un commissario che indichi quali procedimenti  seguire per riavviare i lavori e vigili nel caso di ulteriori ritardi. Ma per risolvere l’emergenza nell’immediato, il presidente del consiglio comunale, oltre ad aver lanciato un appello alla Caritas affinché trovi dei locali in cui ospitare gli sfrattati almeno per qualche mese, ricorda che nelle competenze del sindaco e quindi del commissario straordinario  rientra la possibilità prevista da una delibera del Cipe, di assegnare anche ai non iscritti in graduatoria, in caso di seria emergenza abitativa, degli alloggi per un massimo di due anni.  Sull’argomento interviene anche il consigliere comunale  Domenico Guerrera il quale ricorda che nel 2012 l’assessorato Regionale alle Infrastrutture per  decidere sulla ripartizione delle risorse residue dell’edilizia residenziale dava la possibilità al comune di Messina di acquistare con quei soldi  sul proprio territorio  fino a 15 alloggi, già realizzati e provvisti di regolare abitabilità. Ma  palazzo Zanca, quasi alla scadenza dei termini,  non ha ancora trasmesso le relazioni sugli immobili,  rischiando di fare sfumare per inerzia- conclude Guerrera- la ghiotta occasione. E anche questo aspetto  messo in luce dal consigliere comunale rappresenta l’ennesimo  paradosso, tutto messinese. 

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