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Nasce “Aut” prima
aula autogestita
del liceo Maurolico

«Da questo momento iniziate a tremare, perché non vi daremo tregua!». È la dichiarazione forte dei ragazzi che hanno dato il via a un progetto culturale innovativo, ovvero la nascita dell’Aula Aut, la prima aula autogestita dai ragazzi del Liceo classico Maurolico. L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza nell’Aula magna dello stesso istituto. Il messaggio è chiaro: giovani che fanno cultura alternativa, coadiuvati da esperti relatori, fuori dall’orario curriculare e al di là di tutti i programmi ministeriali prestabiliti. E tra i nomi delle personalità che hanno dato appoggio a questo progetto alcuni davvero inaspettati. Tutto nasce da un comitato spontaneo che ha trovato l’appoggio diretto e totale dell’As - sociazione “Peppino Impastato”, ormai nota a tanti per l’impegno antimafia nell’Isola. Il sostegno arriva direttamente dal presidente Sonny Foschino, ormai “cittadino adottato” della città dello Stretto, che ha in più occasioni elogiato la straordinarietà dei giovani conosciuti al Maurolico in una conferenza del novembre dell’anno scorso. E ieri alla conferenza di presentazione del progetto c’era il direttivo della Impastato. Incontro introdotto e moderato da Luigi Genovese che ha coordinato gli interventi e le tematiche. La parola è andata subito a Pierbasilio Currò, rappresentante del comitato spontaneo; subito dopo è stata la volta di Dario Morgante, uno di quelli che ha creduto dal primo istante nel progetto, il quale si è soffermato sull’importanza del nome: «Aut significa fuori, ma sono anche le iniziali della parola autogestita. La parola, letta al contrario si legge Tua; questi tre elementi sono l’essenza di questo progetto». Emanuele Paleologo ha ripercorso poi i tratti salienti dell’incontro con il direttivo della Impastato: «Loro hanno scommesso su di noi, e ci hanno dato fiducia. Noi siamo giovani di 16, 17, 18 anni e abbiamo la pretesa di dire che siamo diversi. Non ci faremo intimorire da nulla. Sono pronte tutte le carte per la costituzione di un circolo della Impastato qui a Messina. Perché? Perché questa città ne ha bisogno». Andrea Capobianco si è invece soffermato sull’importan - za della promulgazione del progetto al di fuori delle mura scolastiche. «Tutto parte da qui, ma è fuori che dobbiamo esportare il modello». Alessandra Verzera ha sottolineato l’importanza della partecipazione e della condivisione di ideali che sono alla base di un progetto che diventa vincente. È toccato a Cinzia Orlando iniziare ad introdurre gli ospiti partendo da Antonio Presti: «Come sarebbe bello se trovasse ispirazione nella zona Falcata di Messina iniziando a creare i presupposti per la rinascita di questa città». Infine è stata la volta di Pasquale Calapso che si è soffermato sulle due date culmine della kermesse: «Il 9 maggio faremo il corteo più grande che Messina ricordi, con studenti liceali, universitari e lavoratori. Il 23 ricorderemo il giudice Giovanni Falcone. Le istituzioni, in questo percorso, diventano di fondamentale importanza». Alessandro Denaro ha finalmente sedato la curiosità dei presenti rendendo noti i nomi dei partecipanti al progetto: «Progetto che – ha sottolineato – è totalmente autofinanziato e non ha ricevuto alcun contributo. Gli artisti si stanno spendendo a titolo gratuito».

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