Per 23mila persone è lavoro. Per il territorio è garanzia di sicurezza. Per i boschi una tutela indispensabile. Eppure ogni anno ai forestali arrivano sempre meno fondi. Così alla vigilia dell’approvazione della nuova finanziaria regionale che potrebbe fornire meno risorse all’intero settore, i forestali sono tornati in agitazione. Domenica si riuniranno in assemblea al centro polifunzionale del mediterraneo, sui colli Sarrizzo. Oggi hanno spiegato le ragioni della loro preoccupazione.
Se nella nuova finanziaria regionale non dovessero esserci fondi sufficienti per il settore i primi a pagare sarebbero i lavoratori. C’è poi l’aspetto della difesa del territorio. La tutela dei boschi è uno degli strumenti che consentono di ridurre i rischi generati dal dissesto idrogeologico.
L’assemblea di domenica sarà solo il primo passo. Lunedì 22 i forestali si sposteranno a Palermo per un’altra protesta sotto la sede dell’Ars. Vogliono che la regione faccia un passo indietro. Servono 350 milioni di euro per dare attuazione a un accordo del 2009 di riforma del sistema e ad assicurare le giornate lavorative ai forestali anche per quest'anno.
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