Bandi sospesi, in autotutela. Lo ha deciso il dirigente dei servizi sociali De Francesco. Andranno rivisti e resi inattaccabili, correggendo i piccoli dettagli che hanno creato problemi e messo a rischio la ripresa dei servizi. Che sarebbe finita così si era capito già ieri, quando erano esplose le contestazioni sul bando per la gestione dei Centri di aggregazione giovanile di Santa Lucia, Cep e Ponte Schiavo. L’affidamento era andato alla cooperativa Delfino, ma nel bando era richiesta espressamente la presa visione dei locali. Cosa che, secondo un’altra cooperativa, la Delfino non aveva fatto. Non potendo accertare chi diceva la verità il dirigente ha dovuto bloccare tutto e modificare il bando, per non rischiare pericolosissimi ricorsi che provocherebbero danni ancora maggiori. La clausola va corretta anche negli altri bandi che riguardano i cag. Si punterà su un accertamento verificato dal Dipartimento, che dovrà poi rilasciare un’attestazione. La speranza è che sia l’unico intoppo in una situazione estremamente complessa. Che non sarebbe stata una passeggiata lo si sapeva da tempo. Però, forse si sperava di risolvere la questione delle proroghe con trattative private rapide che consentissero alla macchina dei servizi sociali di ripartire, in attesa dei bandi più importanti, quelli che dovranno garantire ad anziani, disabili e minori in difficoltà il supporto di cui hanno bisogno, e ai 600 lavoratori del settore un impiego e uno stipendio. Intanto, domani è pronta una nuova forte protesta. La Cgil ha annunciato la mobilitazione dei lavoratori, che si incateneranno davanti a Palazzo Satellite, sede del dipartimento servizi sociali, e a Casa Serena. La tensione è tornata altissima. Una nuova bomba rischia di esplodere presto.
Caricamento commenti
Commenta la notizia