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Il megafono di Crocetta
resta senza candidato

giuseppe grioli
Primarie di coalizione, ma senza il Megafono. Aveva promesso che ci avrebbe stupiti con effetti speciali, il presidente della regione Rosario Crocetta, riguardo alla scelta del candidato sindaco di Messina. E come definirli,  se non effetti speciali, tutti gli accadimenti delle ultime settimane? Da quando cioè il centrosinistra (peraltro per la prima volta con l’udc) ha deciso di  organizzare, anche nella città dello Stretto, le primarie per le amministrative. Prima la richiesta (accordata come le altre che son seguite)  di far slittare la data della competizione  dal 7 al 14 aprile, e quindi anche la proroga della consegna delle firme per avere più tempo per raccoglierle. Quindi il colpo di scena. Il megafono non partecipa più alle consultazioni, ma presenta direttamente  un candidato sbaragliante, la professoressa Giusi Furnari, disposta a scendere in campo, ma senza primarie. Non finisce qui.  Due giorni fa cambia tutto di nuovo. Crocetta decide di rientrare in lizza (forse dopo aver appreso che l’udc mantiene l’impegno con il centrosinistra) e  il coordinatore cittadino del movimento Giuseppe Ardizzone ricomincia a raccogliere le firme. Proroga della proroga fino a ieri sera, ma la prof. Furnari con serietà e coerenza non cambia idea. Si cerca un altro candidato, forse tre, il suo o i loro nomi in una busta chiusa, in attesa dell’imprimatur da Palermo, che però non arriverà mai. E mentre del contenuto della busta potrebbero saperne di più soltanto i ris, viste le notizie e le smentite a tamburo battente, si è arrivati a stamattina tra l’imbarazzo di tutti. Il megafono non avrà un candidato alle primarie, né si sa se sosterrà uno dei sei definitivi. Difficile spiegare alla stampa quanto accaduto da parte degli organizzatori che hanno subito, con senso di responsabilità gli effetti speciali del presidente Crocetta,  nel segno dell’unità e della democrazia. Quindi saranno cinque uomini e una donna i sei sfidanti sulle schede del  14 aprile. Felice Calabrò, Giuseppe Grioli e il renziano Francesco Palano Quero in quota PD, Giuseppe Ramires per Sel, Pucci Prestipino con il centro democratico e Emilio Fragale sostenuto da una lista civica. Nella coalizione l’Udc, senza un candidato di partito, lascerà liberi i propri elettori – ha annunciato  il segretario cittadino Biagio Bonfiglio, il quale ha ribadito che non ci sono indirizzi di scuderia . Nessuna ufficialità invece sulle scelte del  Megafono. Starà a guardare, opterà per uno dei  sei, aspetterà il risultato e deciderà sul da farsi? Non azzardiamo nessuna previsione, ma restiamo in attesa di nuovi effetti speciali.  

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