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Ritardi nella condotta
idrica e fognaria

Poco più di un anno fa l’Amam ha eseguito uno studio per poter dotare la zona di una condotta idropotabile. Fu individuata la realizzazione di  due pozzi di proprietà dell’ente, nella frazione di Casabianca. L’azienda meridionale acque ha anche assegnato l’appalto per la posa della condotta dopo aver assolto a tutti gli adempimenti previsti dalle vigenti normative. La ditta incaricata dovendo eseguire le opere ai margini della strada statale 113, il 12 marzo dello scorso anno ha chiesto all’Anas, proprietaria dell’arteria, l’autorizzazione per effettuare gli scavi. Una prima risposta è arrivata dopo che i tecnici dell’Anas hanno effettuato un sopralluogo a settembre e a seguito del quale hanno richiesto una integrazione al progetto. Integrazione che l’impresa incaricata ha fornito il 9 gennaio scorso. Ma da tre mesi, scrive oggi il consigliere comunale Domenico Guerrera, non si hanno notizie su un’ opera che si ritiene indispensabile per la tutela della salute di quanti risiedono lungo la riviera tirrenica. Qui infatti, l’acqua sia per fini potabili che igienici proviene da pozzi privati, in molti casi trivellati senza alcun tipo di controllo, sostiene Guerrera. L’assenza di una rete fognaria, poi, continua il consigliere comunale, ha indotto i residenti a dotarsi di pozzi neri, che nella maggior parte dei casi non sono a tenuta stagna, favorendo così l’inquinamento delle falde acquifere sotterranee. Situazione questa che desta molta preoccupazione per la salute di migliaia di cittadini.  Non si possono ancora tollerare ritardi per una banale pratica burocratica, dice Guerrera. Per questo il sollecito effettuato oggi agli organi preposti affinché si passi alle vie di fatto, è stato anche inviato alla procura della repubblica di Messina.  

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