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Alta tensione
al Teatro

vittorio emanuele protesta

La tensione è alta, lo scontro verbale tra lavoratori e sindacati con il sovrintendente Paolo Magaudda lo conferma. La situazione al Vittorio Emanuele è tornata esplosiva. C’è il problema degli stipendi, ma c’è soprattutto la paura per il futuro. Mancano le risorse, mancano le prospettive. E poi ci sono le questioni storiche: la pianta organica e l’equiparazione dei dipendenti a quelli regionali. I lavoratori aspettano due mesi di arretrati, i precari non riescono neppure a prendere la disoccupazione perché all’Inps non sono stati versati i contributi. Sotto accusa finisce sempre il consiglio d’amministrazione. Stamattina i dipendenti del teatro hanno avuto un primo acceso confronto con il presidente, poi si sono spostati nell’ufficio di Magaudda.

Cgil,Uil, Fials e Sadirs hanno scritto un altro durissimo comunicato. Ce l’hanno prima di tutto con il Cda, ma ce l’hanno anche con la deputazione regionale che ha fatto poco per il Vittorio Emanuele. E poi chiamano in causa il presidente Crocetta, che aveva annunciato il commissariamento del teatro ma si è fermato. Vorrebbero capire perché.

Hanno paura che di questo passo il teatro sia destinato a morire. Vogliono risposte certe, vogliono un vero cambio di rotta. E continueranno con le azioni di protesta finchè non ci sarà. 

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