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Il “piano di riequilibrio” di Reset!

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“Reset! Sindaco”. Mentre i partiti si accapigliano sui nomi e sui candidati, il movimento civico si è messo al lavoro ed ha sviluppato una proposta alternativa che non sia solo un “Piano di Riequilibrio”, ma un vero e proprio piano di sviluppo decennale, integrato al Progetto che il movimento ha costruito per ridisegnare il futuro della citta’. Niente operazioni di immagine, ma iniziative concrete che diano la possibilità di immaginare una Messina diversa. Da attuare nei primi 100 giorni di governo.

L'iniziativa è stata presentata questa mattina dai rappresentanti del Movimento. «La Corte dei conti, con la recente deliberazione dello scorso 18 marzo, ha fugato gli ultimi dubbi sulla reale consistenza del “Piano di Riequilibrio Decennale” del Comune di Messina presentato dal Commissario, dai suoi “esperti” e, non dimentichiamolo mai, approvato dal Consiglio Comunale in carica, sia sul versante delle misure individuate per riequilibrare l’Ente, sia, cosa ancora più grave, sulla reale consistenza delle passività – ha esordito il candidato sindaco, Alessandro Tinaglia -. Il Piano presentato non cerca di rimuovere i motivi che hanno portato allo squilibrio finanziario, ma si pone lo scopo di individuare da un lato le passività emerse (i 392 milioni di cui sopra) e dall’altro di rinvenire acriticamente una serie di risorse straordinarie che andrebbero a ripianare queste passività. Un bilancio comunale non è solo un’espressione contabile, ma è anche un documento di strategia politica. Una Giunta seria non può quindi occuparsi esclusivamente delle passività senza entrare nel merito di ogni singola voce di bilancio, sia di entrata che di spesa, rimuovendo dal di dentro le cause del disequilibrio».

La proposta alternativa di Reset!, quindi, propone una serie di misure di sviluppo e razionalizzazione che, innovando l’attuale assetto organizzativo di Palazzo Zanca, mirino, oltre a saldare i conti, a tracciare alcune importanti linee di indirizzo per uno Sviluppo ragionevole, sano ed equilibrato della Città.

In una scheda sintetica sono state riassunte le linee di intervento:

A) REVISIONE DELLE MISURE STRAORDINARIE, ED IN PARTICOLARE PREVEDENDO: Limitazione della TARES (in linea con l’orientamento dell’Anci) alla mera copertura del costo della gestione dei rifiuti, evitando pertanto un rincaro ingiustificato delle tasse dell’ordine del 40% a fronte del medesimo servizio; attuazione delle misure di riduzione di tale costo previste dal programma di reset con un risparmio almeno del 20% per anno. Riduzione del 50% rispetto a quanto previsto in termine di aumento sulle tariffe dei servizi, puntando sull’accesso ai molteplici fondi disponibili a livello comunitario, nazionale e regionale, nonché sulla progettualità integrata con le realtà attive ne sociale sul territorio; No allo svuotamento e all’invecchiamento della macchina comunale e previsione di misure per garantire la sostituzione del 50% personale che andrà in pensione (366 posti, per nuove assunzioni e stabilizzazioni). Le eventuali assunzioni devono scaturire da una seria e certamente non più rinviabile individuazione della dotazione organica necessaria per l’erogazione dei servizi che la PA deve o vuole garantire; Decisa riduzione dei fitti passivi, grazie al perfezionamento dell’acquisto del secondo Palazzo di Giustizia.

B) MISURE DI RAFFORZAMENTO DELLE ENTRATE LOCALI: Aumento delle entrate tributarie locali, attraverso la lotta all’evasione fiscale. Messa a reddito del patrimonio locale e degli spazi ed aree pubbliche. Attivazione della società pubblica di navigazione.

C) REVISIONE DELLA SPESA: AVVIO DI MISURE RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO SPESA: Centralizzazione degli acquisti e ricorso al mercato elettronico; Revisione dei contratti stipulati dall’amministrazione; Oculata gestione della cassa per ridurre l’utilizzo delle anticipazioni; AttuazIone misure di risparmio energetico; Riduzione del contenzioso legale.

La presentazione del Piano è stata l'occasione per Reset! di parlare anche della campagna elettorale praticamente in corso. Il movimento chiede più attenzione per le questioni che riguardano la città e meno per i nomi e le strategie di "marketing politico". Arrivano attacchi contro chi «riprende idee nostre ma non sa nemmeno di cosa parla». Le stoccate sono ripetute per il Pd e il presidente Crocetta, come ad esempio sulla «demagogica abolizione delle Province arrivata dopo la promessa in diretta tv negli studi dell'Arena di Raiuno», ha detto Tinaglia. Ancora nei confronti del centrodestra: «Qualcuno dice che il nostro successo dipenderà dagli altri che saranno in corsa – ha spiegato ancora Tinaglia -. Ad esempio se ci sarà Vincenzo Garofalo. Io credo che supereremo il loro 12%, se sarà candidato chi fino all'ultimo giorno ha tenuto il braccio sulla spalla di Buzzanca e poi lo ha scaricato per convenienza». Reset!, che è di fatto il primo nuovo movimento civico costituitosi nel tragitto che porta alle prossime Amministrative, rivendica di avere sempre lavorato con il fine di rappresentare un'alternativa all'attuale sistema: «Abbiamo dei riscontri importanti per quello che stiamo facendo, la gente ci ferma per strada, quando giriamo con il camper, per chiederci e cercare di capire cosa vogliamo fare – ha sottolineato il presidente Davide Savasta -. Anche per questo siamo rimasti coerenti con il metodo scelto in questi due anni di lavoro che ha coinvolto più di 300 persone».

 

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