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Gasolio finito
niente raccolta

Ciclicamente suona un campanello d’allarme per ricordare che la crisi di Messinambiente è tutt’altro che risolta. Il fatto che per qualche settimana l’argomento non sia sulle cronache cittadine non vuol dire che le difficoltà sono state superate. Anzi. Una coperta corta la si può gestire nel migliore dei modi ma alla fine il problema si manifesta sempre. Purtroppo come in questo caso, senza mezzi termini. In una città che tutto sommato, rispetto a tante altre di Sicilia e Calabria si presenta in condizioni decorose, è la mancanza di gasolio la causa per la quale tutti i mezzi di Messinambiente stanno via via rientrando nell’autoparco di via Salandra. Se non accadranno interventi assolutamente straordinari, il servizio di raccolta e rifiuti si fermerà a partire dalla prossima notte. Il fornitore di carburante non è più disposto a fare credito alla società di via Dogali che già gli deve una somma intorno ai 130 mila euro. Il commissario liquidatore Armando Di Maria ha ricevuto l’ultima rimessa di un milione di euro il 6 marzo scorso ed è servita per pagare il netto dello stipendio di febbraio ai dipendenti. Tra le emergenze c’era appunto la fornitura del gasolio, uno dei tanti nodi che inesorabilmente, è venuto al pettine e che senza liquidità non si riesce a sciogliere. Fermo restando che da dicembre non vengono pagati i contributi previdenziali, le rate alle finanziarie, i ricambi per le officine e soprattutto il noleggio dei mezzi che conferiscono i rifiuti in discarica. La ditta che si occupa di questo servizio minaccia di fermarsi tra pochi giorni poiché non ha ricevuto le ultime due mensilità. Insomma un quadro ancora una volta desolante. Intanto il gasolio nei mezzi.  Che blocca tutto.

 

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