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Grioli, "Le primarie
sono una cosa seria"

giuseppe grioli

Le primarie non sono un gioco o un capriccio, non accetteremo mai che un percorso condiviso da tanti rappresentanti della società civile venga bloccato ora. Non è il momento dei giochi di palazzo. Chi sta portando fuori dalle primarie il presidente Crocetta sta sbagliando e la professoressa Furnari  non sarà certo contenta di essere la candidata calata dall’alto. Non le manda a dire Giuseppe Grioli, candidato alle primarie per la scelta del sindaco. E oggi  durante la conferenza stampa indetta per la presentazione delle linee programmatiche sulle politiche culturali cittadine ha espresso la sua posizione.
Noi andiamo avanti ha dichiarato  Grioli, se il nostro progetto sarà scelto noi puntiamo sulla cultura. Tante città italiane sono rinate grazie alla cultura ed hanno ottenuto lavoro, economia, e fondi europei. Messina ha le risorse per fare altrettanto.
Se toccherà a noi per prima cosa metteremo mani al bilancio con una persona di alto profilo amministrativo –ha aggiunto- poi occorrerà sistemare le società partecipate ed avviare il progetto di rinnovamento con in primo piano cultura e turismo.
Se perderemo le primarie –ha concluso Grioli- saremo a fianco di chi le vincerà. La coalizione ha deciso e noi non sfalderemo la coalizione, indietro non si torna.

Ed in merito all’inutilità delle primarie come strumento di  selezione per la migliore candidatura da proporre alla città per le amministrative espressa dal Presidente Crocetta,  Ciccio Palano Quero anche lui candidato alle primarie 2013,  ritiene indispensabile riaprire l'interlocuzione del PD con la coalizione di centrosinistra assicurando -anche la Prof.ssa Furnari, che le  primarie siano davvero aperte e non condizionate.
Chiunque, per poter governare la città, -ha aggiunto Quero- si deve misurare con il consenso, ma questo non deve essere alterato nell'interesse di tutti.
Se la coalizione viene meno spaccandosi tra una candidatura diretta alle amministrative e un'altra dalle primarie, rischiamo di restituire nuovamente –ha concluso Quero- la città nella mani del Centrodestra.

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