L’ex “Regina Margherita” tornerà adessere un “ospedale”, anche se in maniera un tantino diversa. A breve, saranno operative le nuove strutture allestite nell’ex padiglione di Ortopedia, il meno malridotto oltre che il più agevolmente raggiungibile dall’utenza, senza troppo addentrarsi nel complesso ospedaliero abbandonato di viale della Libertà. L’edificio è stato ristrutturato e, come annuncia il commissario dell’azienda Manlio Magistri, un paio di mesi dovrebbero bastare per completare il trasferimento di attrezzature e personale. Nel dettaglio, al Margherita saranno spostati il poliambulatorio di via del Vespro, con annesso laboratorio d’analisi, il Pte con ambulanza e la guardiamedica dal Mandalari e alcuni uffici da via La Farina. Dunque, nell’ex ospedale si potranno eseguire controlli e prelievi nell’efficiente struttura diretta dal dott. Antonio Trimarchi, e visite specialistiche nelle più diverse discipline. In via del Vespro invece dovrebbe restare, oltre al consultorio familiare, anche l’intero blocco radiologico: il commissario Magistri, infatti, pur giudicando complessivamente valido il percorso avviato dal suo predecessore Poli vi ha però apportato profonde modifiche operative. Così, all’ex Margherita non sorgerà più una struttura di primo soccorso dotata anche di radiologia e sale operatorie («le due che erano state create non sono accreditabili», spiega Magistri) e la Tac che vi doveva essere installata verrà collocata in via del Vespro, mentre la Risonanza magnetica 16 slide immaginata da Poli andrà all’ospedale di Barcellona («è assurdo che al di là di Milazzo non ce ne sia una nei nostri ospedali», osserva ancora il commissario). Tornando al complesso del Regina Margherita, poi, il padiglione di ex Ortopedia ospiterà anche alcuni uffici attualmente allocati nella sede centrale di via La Farina, dove però gli spazi sono insufficienti. In viale della Libertà resterà poi il Sert, che sarà trasferito in locali più idonei, mentre sempre all’ex Ortopedia andranno come detto il Presidio territoriale d’emergenza e la guardia medica, che lasceranno il Mandalari.
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