Cassata, 74 anni ad ottobre, originario di Barcellona Pozzo di Gotto, venne nominato magistrato di tribunale nel 1971, mentre le funzioni di consigliere d’appello e poi di Cassazione risalgono rispettivamente al 1980 e 1986. L’idoneità alle funzioni direttive superiori da parte del Csm venne deliberata nell’aprile del 1994 e da ultimo del 2009 l’organo di autogoverno della magistratura aveva deliberato il cosiddetto “trattenimento” in servizio fino al 75° anno d’età. Nel corso della sua lunga carriera il magistrato barcellonese s’è occupato di numerosi procedimenti giudiziari di vario genere e in più occasioni, prima di diventare il capo dell’ufficio, ha retto la Procura generale di Messina come membro anziano tra il gennaio e l’ottobre del 1999, tra il settembre del 2004 e il luglio del 2005, e anche nel 2008. Proprio nel corso della sua lunga permanenza alla Procura generale peloritana ha rappresentato l’accusa in appello in numerosi processi di criminalità organizzata, come per esempio i maxiprocessi “Peloritana 1” e “Peloritana 2” sulla mafia messinese, o il “Mare nostrum” abbreviato, e la “Icaro-Romanza” sullle organizzazioni mafiose della zona tirrenica e nebroidea
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