Messina

Lunedì 29 Aprile 2024

Industria e lavoro
i numeri della crisi

Lillo Oceano

34.32 percento. Un terzo del totale. Un occupato ogni tre cittadini. La crisi è qui, in questo dato. Messina è in ginocchio e sul fronte del lavoro vive il momento più nero della sua storia. Sale il numero dei disoccupati, cresce la differenza con il resto d’Italia, è allarmante il confronto con l’Europa, addirittura imbarazzante quello con i paesi in cui il lavoro mai è stato un problema. Lo è, eccome, nella nostra provincia. I dati del terzo rapporto sullo stato dell’occupazione presentati dalla Cgil lo testimoniano in modo inequivocabile. E danno il senso di come la crisi abbia colpito in modo violentissimo il nostro territorio.
 Il primo dato che balza agli occhi è quello che riguarda la disoccuopazione giovanile. Solo un ragazzo su dieci tra i 15 e i 24 anni ha un lavoro. Le donne incontrano più difficoltà degli uomini, anche nella fascia d’età successiva, quella tra i 25 e i 34 anni. Le occupate sono il 30 percento, compelssivamente – contando anche gli uomoni – lavora solo il 43 percento dei messinesi. Nel resto d’Italia, per capirci, si supera il 60 percento. Con l’Europa c’è un abisso. La percentuale degli occupati nella fascia 15-24 anni in Francia raggiunge il 30 percento, in Germania sfiora il 50, in Danimarca addirittura il 60.
Numeri lontanissimi dai nostri. Qui negli ultimi cinque anni si sono persi 15449 posti di lavoro. L’industria ha dimezzato i dipendenti, il settore delle costruzioni è andato in difficoltà. Servono soluzioni, la Cgil è pronta a creare comitati per il lavoro, e intanto presenta la sua ricetta.

 

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