Messina

Giovedì 19 Dicembre 2024

Albero trancia i cavi
disagi per il tram

Ancora una volta si può parlare solo di danni alle cose. L’episodio fortunatamente si è verificato di notte quando le vetture del tram sono in deposito e soprattutto nessuno transita a piedi da una zona che di giorno è frequentatissima. Via Catania, appena dopo la porta centrale del Gran camposanto, sulle rotaie situate appena dentro Villa Dante. Un grosso albero non ha retto alle sfuriate del vento che per tutta la notte ha imperversato sulla città e si è adagiato sui cavi che alimentano la tranvia. E così all’alba, come tutte le mattine, quando i manutentori della ditta Esperia ispezionano tutta la linea si sono accorti di quanto accaduto. Non solo i cavi tranciati, ma anche danneggiata parte di una cabina che alimenta l’intera linea della zona sud. Per questo motivo, per tutto il periodo necessario per ripristinare il guasto, non è stato possibile far uscire dal deposito di via La Farina i city way neanche per effettuare un servizio parziale tra la stazione centrale e il capolinea dell’Annunziata.  Per riparare il danno causato dal crollo dell’albero, si è reso necessario prima l’intervento dei vigili del fuoco che hanno dovuto sezionare il grosso tronco e poi degli addetti alla manutenzione. Sul posto anche delle squadre di Messinambiente per ripulire l’intersa sede tranviaria dalle fronde dello stesso albero. Un’operazione che ha richiesto alcune ore e che ha comportato l’interruzione del servizio in una fascia oraria cruciale per il trasporto pubblico. Molti gli utenti che alle varie fermate hanno atteso invano fino a quando sono venuti a conoscenza dell’inconveniente. Naturalmente più sostenuto il traffico veicolare diretto verso il centro città tra le 7.30 e le 9.30 -  Altri alberi erano crollati dalla parte opposta di Villa Dante appena 12 giorni fa. Un campanello d’allarme che nessuno evidentemente ha raccolto.  Chissà se dopo il crollo della notte scorsa si penserà ad una messa in sicurezza di tutta l’area in modo da scongiurare l’irreparabile.
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