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Servizi sociali
in settimana la proroga

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La mobilitazione, come annunciato, è scattata di buon mattino. Alle 8.30 erano già in tanti dinnanzi il palazzo satellite del comune, dove si trova la sede del dipartimento dei servizi sociali. Lavoratori di ogni età, rimasti senza occupazione dopo la soppressione dei servizi assistenziali. Nel frattempo i rappresentanti sindacali vengono ricevuti dal dirigente al ramo, ci sono delle rassicurazioni sulla proroga del servizio, i documenti sono pronti e sono in fase di ultimazione quelli riguardanti la pubblicazione dei nuovo bandi. L’ultima parola, però, spetta al commissario  Luigi Croce. La proroga è una soluzione tampone, ma non quella definitiva. Gli animi si surriscaldano quando Clara Crocè della Funzione pubblica Cgil riferisce i contenuti dell’incontro ai lavoratori. Guardando al futuro, la gestione cooperativistica non può più garantire un servizio che andrebbe affidato direttamente da Palazzo Zanca. Si decide quindi di puntare verso la prefettura, per chiedere al rappresentante di governo di intervenire presso l’amministrazione comunale affinché un problema così serio venga risolto nel migliore dei modi. Nessun corteo però è stato autorizzato e allora rispettando le regole, hanno raggiunto piazza unità d’Italia senza intralciare il traffico. Intanto un’altra giornata è trascorsa senza che gli utenti dei servizi sociali abbiano potuto beneficiare dell’assistenza domiciliare. E così da sabato scorso, anche se alcuni   non se la sentono affatto di abbandonarli al loro destino.  Altri, però, secondo quanto riferiscono i familiari di persone disabili, avrebbero chiesto del denaro per continuare il servizio in attesa della proroga.    

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