In tanti avevano accolto con favore la decisione dell’amministrazione comunale di affidare alla società di raccolta e smaltimento rifiuti anche la potatura degli alberi. In due mesi, però, il servizio non è ancora partito e con la bella stagione ormai alle porte sono tante le segnalazioni che arrivano da ogni rione della città. In diversi punti, infatti, continuano a essere segnalate situazioni assai critiche che causano disagi alla popolazione. Le fronde degli alberi che invadono balconi e spingono sulle finestre delle abitazioni i casi più frequenti. Gli insetti che assiepano le fronde e che si riversano all’interno della case, ma anche i rami che diventano un facile appiglio per i topi d’appartamento. Questi i rischi maggiori. In più occasioni i consiglieri di quartiere hanno indirizzato note alla pubblica amministrazione per richiedere un intervento. Gioveni per le folte chiome degli alberi che offuscano anche l’illuminazione nella parte più a sud del viale S. Martino. Cardile per gli alberi che in via d’Anfuso lambiscono pericolosamente le palazzine. Messinambiente, intanto, non dispone ancora di un carrello elevatore per poter effettuare la potatura e, in attesa che Palazzo Zanca ne metta uno a disposizione, si sta pensando di noleggiarlo. Nel frattempo, i componenti della squadra impiegata nelle opere di scerbatura, sono stati formati per il nuovo incarico e si attende l’esito di un esame che hanno anche dovuto sostenere. In questo modo potranno essere utilizzati con la duplice finalità. Si dovrebbe così evitare, come avviene da qualche settimana in via La Farina, che una cooperativa alla quale Palazzo Zanca ha affidato l’incarico si occupi di potare gli alberi ma non di scerbare, nello stesso contesto, le foglie cresciute alla base. Questo prevede l’appalto, e questo è stato eseguito. Un taglio alle fronde pericolose, ma non alle spese, visto che da qui bisognerà intervenire di nuovo.
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