Il direttore d’orchestra messinese Orazio Baronello continua a mietere successi anche nei Paesi dell’Est Europa. Si è infatti distinto per il talento, il temperamento e per l’ eleganza espressiva che fin dalle prime note hanno caratterizzato la sua direzione impeccabile del concerto sinfonico organizzato per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, nella sala “Lahovari” della Filarmonica di Stato “Ion Dumitrescu” a Ramnicu Valcea, in Romania. Il Maestro, oltre ad essere stato applaudito con una standing ovation durata alcuni minuti, ha ricevuto diverse richieste di bis che lui ha onorato con l’esecuzione della celebre Marcia Trionfale dall’Aida del grande genio di Roncole di Busseto. Baronello è stato anche particolarmente apprezzato dalla stampa locale (che gli ha dedicato nella rivista “Cultura Ars Mundi” un’intera pagina) e dalle tv rumene, che hanno trasmesso l’intero concerto in diretta radiotelevisiva con parole di significativo riconoscimento per il talento messinese. I mass media di Bucarest hanno infatti riconosciuto all’artista determinazione, sicurezza, ma anche “passionalità, solarità e il calore tipico del suo temperamento mediterraneo”, di cui il Maestro vanta le origini e il senso di appartenenza. Tuttavia, ciò che ha più coinvolto i presenti, oltre alla sicurezza e all’incisività degli attacchi e l’eleganza del gesto, è stata la determinazione dimostrata nell’affrontare un programma di tutto rispetto, dedicato al grande padre del melodramma romantico che il maestro ha diretto totalmente a memoria. Egli ha affrontato brani che ormai rappresentano il fiore all’occhiello del repertorio musicale italiano come l’Ouverture dall’opera “Oberto, Conte di San Bonifacio” composta nel 1839 , l’Ouverture dal “Nabucco” composta nel 1842 e considerata ormai un “monumento nazionale” nella storia musicale operistica del nostro Risorgimento, i preludi dalle opere “Ernani” e “Attila”, il famosissimo e struggente valzer tratto dal film il “Gattopardo”, il preludio dall’atto primo della “Traviata”, le Ouverture dalle opere “Rigoletto”, “I Vespri Siciliani” e “La forza del destino”, concludendo, come detto, con la travolgente “Marcia Trionfale” dell’opera “Aida”. Non c’è stato dunque modo migliore per rendere omaggio al compositore italiano, vera pietra miliare della musica e per festeggiare degnamente i 200 anni dalla sua nascita. Non è un caso che gli organizzatori rumeni abbiano scelto di rappresentare i brani più significativi espressi dal suo genio creativo. Il direttore messinese, come ha riconosciuto la critica locale, ha saputo bene interpretare il programma, con grande rispetto della partitura, esprimendo un carattere talvolta incandescente, forte e incisivo, talvolta trionfante e potente, tipico della produzione verdiana, carica di grande emotività. Non sono mancate le note struggenti e “amaramente” dolci. Come nel valzer del “Gattopardo”, dove Baronello ha giocato con le diverse sfumature espressive, tipiche della variegata personalità del compositore di Roncole.