“Dolce dormire”. Una pratica sempre meno diffusa nella popolazione, tanto che si è ritenuto organizzare una giornata mondiale del Sonno. Una occasione per fare il punto su quelle patologie che ostacolano sane dormite e sogni tranquilli. “Un buon sogno fa invecchiare meglio” è lo slogan che L’Associazione Mondiale di Medicina del sonno ha scelto per richiamare l’attenzione su quella pratica fondamentale per il benessere del corpo e della mente: il riposo.
L’ambulatorio per la medicina del sonno del Policlinico, duretto dalla prof. Rosalia Silvestri, ha organizzato un incontro con medici, infermieri, operatori sanitari e personale tecnico amministrativo per illustrare le problematiche più frequenti e per rispondere ad eventuali domande.
Recenti ricerche mostrano come il 50% della popolazione più adulta presenti difficoltà nel dormire; ciò spesso non è dipeso dall’invecchiamento ma da altri fattori correlati. L’obiettivo di questa giornata è, dunque, quello di rivendicare con forza la valenza scientifica di un sonno di qualità ad ogni età. Alcuni disturbi, come l’insonnia o le sindromi di apnea ostruttiva, possono infatti essere risolte se diagnosticate in tempo e con le cure più giuste.
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