Di fronte alla prospettiva di monetizzare spesso non si conoscono ostacoli. Si è disposti a tutto: commettere furti sacrileghi in luoghi di culto può equivalere a svaligiare un appartamento. L’importante è vendere gli oggetti preziosi nel più vicino Compro oro, in cambio di denaro contante. Prassi ormai sempre più consolidata. Non si sono creati scrupoli i ladri che hanno preso di mira la canonica della parrocchia di Montepiselli, intitolata a S. Teresa di Gesù Bambino. Ciò che fa più male non solo a monsignor Giovanni Impoco ma anche alla comunità è il furto della reliquia della Santa. Bene in argento che ha un valore inestimabile. Era custodita nella cassaforte, portata via dai banditi come se niente fosse. Senza pensare minimamente al significato che riveste. Lo sconcertante episodio risale a martedì scorso: nel cuore della notte, due malfattori hanno fatto irruzione nella canonica. Hanno rovistato dappertutto, cercando qualcosa di valore. A un certo punto hanno rivolto l’attenzione a una sorta di piccolo “caveau”. Hanno cercato di forzarlo, ma non ci sono riusciti. Allora, hanno pensato bene di portarselo dappresso e di aprirlo con calma in un secondo momento. Dentro erano riposti la reliquia di Santa Teresa di Gesù Bambino, un ostensorio, tre calici e un incensiere. Ai malviventi saranno sicuramente brillati gli occhi quando sono riusciti ad impossessarsene. Un colpo al cuore, invece, per la comunità parrocchia. A fare l’amara scoperta, l’indomani, è stato uno dei fedeli, che dispone delle chiavi per accedere ai locali: aprendo la chiesa di Montepiselli e le relative pertinenze si è accorto dell’intrusione. Ha quindi lanciato l’allarme ai carabinieri, che hanno avviato le indagini. A pochi giorni dal furto sacrilego, i fedeli e quanti solitamente frequentano il luogo di culto lanciano un appello: «Ci rivolgiamo alle persone che nella notte di martedì scorso hanno sottratto gli arredi sacri della chiesa. Vi invitiamo con accorato dolore a restituire quanto avete portato via, poiché costituisce quanto di più caro e sacro appartenga alla nostra parrocchia. In particolar modo la reliquia. Santa Teresa, sorella e madre di chi sbaglia, possa raggiungere e parlare al vostro cuore e indurvi alla restituzione di quanto ci appartiene. La comunità vi sarà per sempre grata e pregherà per voi»