Venerdì 8 marzo. Una data che potrebbe essere molto importante per Messina, visto che lo stesso giorno si riuniranno contemporaneamente, da una parte la coalizione di centrosinistra, dall’altra quella di centrodestra. E se della prima si sa da tempo chi sono i principali attori (PD, Sel, Psi, il Megafono, i Democratici Popolari riformisti , il Centro democratico e alcuni movimenti espressione della cosiddetta società civile, più l’udc che da un paio di giorni ha confermato l’accordo palermitano anche sul comune di Messina), il centrodestra, capeggiato da un resuscitato PDL è, invece, in fase di ricostituzione. “Prima i programmi poi gli uomini”- tuona il segretario cittadino Vincenzo Garofalo, che mostra di non gradire il toto sindaco che è già partito il giorno dopo la chiusura della tornata elettorale nazionale. “Il pdl sta conducendo- spiega il parlamentare- un ragionamento allargato ad altre realtà politiche e liste civiche che vogliono aderire al nostro progetto di governo della città e che deve essere basato su contenuti largamente condivisi. “Prima di tutto- aggiunge Garofalo- dobbiamo approntare i programmi di rilancio e di sviluppo di Messina che devono esseri seri e realizzabili; dobbiamo convincere e quindi vincere e la riunione di venerdì sarà un passaggio importante per stabilire i criteri di stesura del programma e di individuazione degli uomini”. Il segretario cittadino del Pdl non esclude a priori le primarie come criterio di scelta del candidato sindaco se non c’è la convergenza su un solo nome, ma d’altro canto spiega di ritenerle come un modo per demandare ad altri la scelta, creando una tesissima anticipazione della campagna elettorale. Sulle primarie nessuna marcia indietro, invece, da parte del PD come sottolinea il segretario cittadino Giuseppe Grioli, il quale annuncia che la coalizione di centrosinistra, che darà il benvenuto all’Udc proprio in quella occasione, si riunirà venerdì per concordare innanzi tutto le linee programmatiche e amministrative per Messina e quindi le modalità di partecipazione alle consultazioni per la scelta del candidato sindaco e la data migliore in cui effettuarle.” Fermo restando – spiega Grioli- che la coalizione dovrà prima sostenere un programma condiviso di governo della città, e quindi approvare il regolamento delle primarie proposto dalla segreteria del Pd e che un gruppo di lavoro sta definendo”. Dunque nessun passo indietro, a meno che – conclude il segretario cittadino del PD - tutti i protagonisti del centrosinistra non convergano su un unico nominativo. Ma al momento è un’ipotesi che sembra non avere alcun fondamento”.