La Questura ha sospeso a tempo indeterminato la licenza alle sei rivendite di compro oro “Carpe diem” di via Centonze, via Garibaldi, via Cannizzaro, via Battisti, viale Libertà e del negozio situato a Santa Teresa di Riva. Il provvedimento è scattato a seguito di un controllo dal quale sarebbero emerse irregolarità amministrative. I negozi di compro oro “Carpe diem”, ma in generale tutti i “compro oro” sono molto frequentati e anche presi di mira dalla criminalità. La tipologia di esercizio rappresenta una novità nel panorama commerciale italiano. E anche a Messina, negli ultimi tempi, i negozi che ricevono oggetti preziosi in cambio di banconote si sono moltiplicati. Un numero sempre crescente di persone è disposto a disfarsi di gioielli, orologi, anelli e collanine, pur di mettere in tasca fresco denaro contante. L’effetto a tenaglia della crisi suggerisce simili espedienti per ottenere somme che potrebbero soddisfare esigenze primarie, come, ad esempio, quella di fare la spesa. Il rovescio della medaglia è che tra i clienti dei compro oro non figurano solo gli onesti. C’è una folta schiera di malfattori che ne approfitta: commette scippi, rapine e scorribande in appartamento, con l’obiettivo di rivendere immediatamente la refurtiva e avere un bel gruzzoletto.