Iniziato a mezzogiorno lo sciopero di 24 ore indetto dall’Orsa, dei marittimi della società di navigazione Caronte&Tourist. Andrà avanti fino alle 12 di domani e a tenere banco fino a questo momento sono le modalità decise dagli armatori sulla predisposizione dei servizi minimi da garantire. Per Caronte&Tourist l’unico limite è quello di non superare il 50% delle navi ordinariamente impiegate per il servizio essenziale, mentre il sindacato Orsa ritiene che quello della società di navigazione non si possa definire un servizio essenziale vista la presenza di altri vettori sulla stessa tratta. In realtà, al momento, sono 4 le bidirezionali che stanno facendo la spola tra Villa S. Giovanni e gli imbarchi messinesi della Rada S. Francesco e Tremestieri. L’astensione dei soli marittimi dell’Orsa ha indotto la società all’applicazione di un’altra tabella di armamento con la conseguente limitazione di passeggeri su alcune navi. Una decisione ritenuta scorretta dall’Orsa, mentre il direttore del personale della Caronte&Tourist Tiziano Minuti dichiara che il cambio è stato autorizzato dalla Capitaneria di Porto.
Posizioni diametralmente opposte anche sotto l’aspetto puramente sindacale. Per l’Orsa lo sciopero non si basa solo per il mancato riconoscimento della rappresentanza in azienda ma soprattutto per il mancato rinnovo del contratto integrativo dei marittimi. L’azienda invece, attraverso un comunicato ufficiale dell’amministratore delegato Vincenzo Franza, ritiene che la vertenza si è chiusa positivamente dopo l’accordo siglato con tutti i sindacati firmatari di contratto.
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