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Servizi sociali, la
tensione resta alta

Da Palazzo Zanca arriva anche la seconda tranche dei pagamenti per le cooperative sociali. La situazione tuttavia resta critica. E infatti, come annunciato nelle scorse ore i lavoratori sono tornati a protestare davanti alla Prefettura. Ma andiamo per ordine. Il Comune ha saldato le somme spettanti alla Faro 85, tre fatture cioè da 33 mila, 16 mila e 50 mila euro. Nuova presenza: 96 mila euro (servizio di assistenza domiciliare anziani), 69 mila euro per servizio di trasporto nei centri occupazionali. Nuove solidarietà: 18 mila euro (ricovero ai disabili psichici in comunità) e 50 mila euro per il servizio di aiuto domestico alle famiglie portatori di handicap. Cooperativa Cas: 10 mila euro per il Cag di Gravitelli, 5 mila euro per gli stipendi di gennaio 2013. Le Gardenie: 115 mila euro per gli asili nido. Resta alta la preoccupazione alla Teseos (dipendenti rimasti indietro dello stipendio di settembre). La Fp Cgil, attraverso la segretaria Clara Crocè, è in contatto con il presidente della Ssr Coletta che deve dare risposta sul pagamento degli stipendi intanto. Il sindacato ha dichiarato lo stato di agitazione e nelle prossime ore avvierà le procedure di conciliazione col prefetto. «I servizi sociali sono servizi essenziali e non possono essere subordinati a logiche politiche ed amministrative che non pongono il bene del cittadino al centro dell’attenzione e delle attività comunali». Lo sostengono i rappresentanti del Movimento spontaneo lavoratori servizi sociali Franco Bertuccelli e Mario Buzzai che ieri assieme ad alcuni colleghi hanno protestato davanti al Palazzo del governo «per mantenere alta l’attenzione sulla vertenza servizi sociali che oramai da troppo tempo vede il personale delle diverse cooperative sociali affidatarie dei servizi esternalizzati, senza stipendio e vittime di un’azione amministrativa comunale che mai realmente ha avuto che le nostre problematiche divenissero centrali e prioritarie nella loro attività ». Il prefetto Stefano Trotta ha ritenuto, a seguito dell’iniziativa del movimento, di ascoltare una delegazione dei dipendenti delle diverse cooperative composta da Mario Buzzai, Franco Bertuccelli, Silvana Sciarrone, Nuccia Cisca, Giovanna Andronico e Pippo Stella. Con loro anche il portavoce del presidente della Regione siciliana Giuseppe Ardizzone. «Durante l’incontro – spiegano i lavoratori – abbiamo informato il prefetto sulle serie difficoltà rappresentate dalla lentezza degli iter necessari ai dipartimenti dei Servizi sociali e della Ragioneria generale del Comune nel liquidare le spettanze arretrate alle diverse cooperative e di rimando ai lavoratori, che vedono i propri stipendi fermi al mese di agosto 2012, oltre alla richiesta di vigilare sulle somme previste in trasferimento dall’Assessorato alle finanze della Regione siciliana in favore dei servizi sociali, 4.000.000, onde evitare che queste ultime vengano erroneamente utilizzate per l’assolvimento di altre e diverse spese correnti». Il prefetto nel dare la sua disponibilità a verificare immediatamente la situazione gestionale comunale in materia, ha garantito ai lavoratori un’interazione con il commissario straordinario del Comune Luigi Croce, al fine di verificare l’opportunità di accelerare gli iter necessari per la liquidazione delle somme spettanti alle cooperative sociali, ipotizzando in tal senso anche un eventuale percorso amministrativo alternativo. «Nel sottolineare l’atteggiamento estremamente positivo del prefetto, ribadiamo con forza la necessità ai lavoratori che operano nell’ambito dei servizi sociali messinesi, di non potersi permettere il lusso di abbassare la guardia rispetto alle tante criticità che avviliscono il nostro settore ».

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