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Cavallotti, verso
la riapertura, ma
il futuro è incerto

Il parcheggio Cavallotti potrebbe riaprire i primi di marzo.  Dallo scorso 10 gennaio, dopo l’incendio divampato al quarto piano che per fortuna non ha provocato danni alle persone, il silos era stato chiuso, dal secondo piano in su, per lavori di manutenzione straordinaria mai effettuati dal 1996, cioè da quando è entrato in esercizio. Attivo solo il primo piano per gli abbonati. Domani mattina l’ing. claudio Conte, direttore generale dell’atm, azienda che gestisce il multipiano, consegnerà al comando dei vigili del fuoco  la documentazione relativa agli interventi effettuati e ai collaudi tecnici per ottenere il via libera. Ma i problemi del Cavallotti non si risolvono con la sua riapertura – come lascia intendere chiaramente in una nota destinata ai commissari straordinari del comune Luigi Croce  e dell’azienda  trasporti  Enrico Spicuzza, il responsabile del dipartimento mobilità urbana ing. Mario Pizzino. Il dirigente spiega infatti che, paradossalmente, sarebbe più conveniente chiudere il multipiano in via definitiva,  considerando che, nonostante la sua centralissima posizione e le  tariffe vantaggiose, il parcheggio viene utilizzato solo per circa il 15-20% dei 455 posti disponibili. Pizzino ricorda che anche durante le festività, quando è stata resa possibile la fruizione gratuita, il Cavallotti è rimasto desolatamente vuoto. Dunque, piuttosto che essere una risorsa e una cospicua fonte di reddito per l’amministrazione comunale, è invece, diventato un costo aggiuntivo. E lo dimostrano i dati dell’atm sulla gestione del 2010 che sono inequivocabili: oltre 46mila euro i ricavi, oltre 241mila euro costi e la perdita di oltre 194milaeuro. A fronte di questa situazione dunque la quota del 40% spettante al comune non è dovuta non esistendo utili di esercizio da ripartire. Per l’ing. Pizzino è necessario  indicare un nuovo soggetto anche privato a cui affidare la gestione ed  esercitare una più rigorosa attività di prevenzione delle violazioni al codice della strada in modo da obbligare gli utenti a utilizzare i gratta e sosta. Sulla stessa lunghezza d’onda il commissario Spicuzza che ha in mente di realizzare una campagna pubblicitaria, promuovendo  anche  formule di abbonamento che invoglino gli automobilisti, molti dei quali pendolari dello stretto e quindi potenziali clienti fissi, a lasciare  le vetture nel silos di via primo settembre. Ovviamente, prima di tutto dovrà essere avviato un minimo intervento  di restyling oltre che di pulizia.    

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