Scene lagunari di ordinaria follia. Non siamo a Venezia ma a Marmora, frazione balneare del comune di Messina che si popola soprattutto d’estate quando viene presa d’assalto da tanti villeggianti. 39 nuclei familiari, di cui 10 residenti tutta la stagione, sono sotto scacco da una settimana a causa di un allagamento che sta interessando il complesso 78.
Le cause dell’acqua alta sono dovute all’alveo del torrente Marmora, il cui letto, per sabbia e detriti, anche a causa di una manutenzione approssimativa, aveva raggiunto in altezza il livello delle abitazioni prima dell’intervento dei mezzi dell’autoparco comunale. La pioggia dei giorni scorsi ha ingrossato a dismisura il ruscello. Doppia l’azione dell’acqua che, approfittando dello scarso drenaggio della galleria preposta, si è infiltrata dapprima attraverso il muro di contenimento, allagando le superfici esterne come questo giardino e, poi, stagnando ha realizzato un corso anche nel sottosuolo creando, in alcuni casi, piscine come questa, profonda almeno un metro. Dopo carabinieri e vigili del fuoco, che hanno constatato ed in taluni casi messo per iscritto la pericolosa di alcune abitazioni del complesso Marmora 78, sono intervenuti anche i mezzi dell’autoparco comunale, che su autorizzazione del Genio Civile, competente in materia di torrenti, stanno lavorando alacremente agli ordini del geometra Marco Mancuso.
Previsto un doppio intervento, prima nella parte bassa e poi in quella più alta per scongiurare nuove situazioni di pericolo. L’acqua si è infiltrata anche nei sottoservizi come quelli elettrici che alimentano le pompe di sollevamento. Il mare è arrivato a ridosso del complesso edilizio ed i fili scoperti stanno diventando il simbolo dello stato di precarietà in cui sono costretti i residenti che, ormai, vivono in simbiosi con le previsioni del tempo. Servono interventi mirati per evitare che gli allagamenti possano ripetersi con troppa frequenza perché da questi parti hanno già dato tanto che qualcuno è stato perfino costretto a passare la notte fuori casa. Ascoltati, fino ad un certo punto, gli appelli del consigliere di circoscrizione Mario Biancuzzo che, più volte negli ultimi anni aveva segnalato la pericolosità del torrente Marmora.
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