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Acqua, ancora difficoltà
e tante polemiche

Dopo due giorni di crisi idrica Messina torna lentamente alla normalità. Riparati i due guasti e riempiti i serbatoi comunali l’acqua già in nottata e nelle prime ore della giornata è tornata nelle case. Non in tutto però. In qualche zona come viale Regina Elena, Panoramica, Larderia e Minissale fino a stamattina i rubinetti erano a secco.  La nuova crisi ha riproposto vecchi problemi mai risolti. Il direttore generale dell’Amam, l’ingegnere Luigi La Rosa  non ha potuto far altro che confermare le disastrose condizioni della condotta del Fiumefreddo. Sessanta chilometri di tubazioni che attraversano terreni resi vulnerabili dall’inarrestabile  dissesto idrogeologico e che ad ogni temporale rischiano di franare. Una situazione complessa con la quale saremo costretti a convivere per anni. La soluzione sarebbe quella di realizzare, con il ricorso alle più moderne tecnologie, una condotta nuova di zecca  ma i costi, che si aggirano intorno ai cento milioni di euro, sono del tutto proibitivi. Senza fondi nazionali o europei dovremo accontentarci di un sistema che, è il caso di dirlo, fa acqua da tutte le parti.  E la beffa è che fra qualche mese, così come previsto nel piano lacrime e sangue del commissario Croce, le tariffe dell’Amam potrebbero subire un aumento fra il 30 ed il 50%.  L’Amam deve al Comune circa 15 milioni di euro e per farlo si chiede un ulteriore sacrificio ai cittadini ai quali si offre un servizio non all’altezza. L’ingegnere La Rosa  ha detto di non essere d’accordo con l’aumento delle tariffe che andrebbe a colpire come sempre gli utenti. Tanto più che a fronte di debiti per 20 milioni di euro l’Amam vanta crediti per circa 60 milioni di euro per bollette e fatture mai pagate e spesso i principali  debitori sono proprio enti pubblici. Recuperare queste somme potrebbe consentire di mettere in sicurezza i tratti più a rischio della condotta. Ma non è tutto sono partite oggi alcune denunce contro l’Amam per l’inefficiente servizio d’informazione fornito alla città nei giorni della crisi idrica. Molti cittadini lamentano d’aver telefonato ripetutamente al numero dell’Amam per guasti ed emergenze ma di non aver ricevuto risposta. Anche questo un problema da non sottovalutare che si ripropone ad ogni emergenza idrica e che nei tempi della comunicazione in tempo reale va risolto immediatamente.

 

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