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Messina, armi e droga
delle 'ndrine calabresi?

 La droga sequestrata stamani dalla polizia a Messina 15 chili e 684 grammi di eroina e 1,2 chili di cocaina sono stati trovati sepolti sotto mezzo metro di sabbia nel villaggio di Acqualadroni, a Messina. Ben nascoste in un bidone per la conservazione delle olive, gli agenti hanno anche trovato 3 pistole a tamburo, 2 semiautomatiche, una mitraglietta 'Walter' calibro 9 e circa duemila cartucce di vario calibro.

 Gli investigatori avevano notato in precedenti sequestri di droga della sabbia all'interno delle buste e questo aveva fatto ipotizzare che parte della sostanza stupefacente fosse conservata in spiaggia. Durante delle perquisizioni si è scoperto che uno degli indagati aveva una casa nel villaggio di Acqualadroni. Un particolare collega poi l'odierno sequestro con quello eseguito il 14 gennaio scorso nel rione di Mangialupi: le buste contenenti le armi avevano la stessa dicitura 'magic vac' del sequestro di oggi. Un trattore ritrovato sul posto veniva utilizzato per spostare la sabbia. Si ipotizza che la droga e le armi siano del clan Mangialupi e la droga sia arrivata dalla 'ndrangheta. ''Si tratta - ha detto il Questore di Messina Carmelo Gugliotta - del più ingente sequestro di eroina effettuato a Messina, e la vendita della sostanza stupefacente avrebbe portato guadagni per centinaia di migliaia di euro. E' possibile che questa droga sia arrivata dalle 'ndrine calabresi''.

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