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Svincoli, apertura a
marzo verso Catania

Quando meno te lo aspetti, nell’ormai definito percorso che conduce ai nuovi svincoli di Giostra e Annunziata, ecco spuntare il jolly, la sorpresa positiva, anche se parziale, a beneficio dei messinesi. A quanto pare, non è una novità assoluta, se ne era già parlato e chissà perché il discorso era morto, ma adesso diventa realtà. Potrà essere aperta al traffico entro marzo, ben prima dell’esecuzione dell’intervento di miglioramento urgente dei pilastri del viadotto Ritiro, che il Cas appalterà a febbraio, una delle 4 rampe del nuovo svincolo di Giostra. In particolare, si tratta della rampa d’accesso all’autostrada da Giostra come dall’Annunziata, sulla carreggiata Palermo- Messina: vale a dire, a beneficio degli automobilisti, in direzione Catania. Non è poco, considerando il vantaggio di quanti provenienti dalla lunga zona nord della città, potranno immettersi rapidamente sulla tangenziale e puntare dritti verso gli svincoli sud oppure, a seconda della meta, verso la provincia ionica. Ne deriveranno conseguenze positive per l’intera circolazione messinese, specie nelle ore di punta. A dare la notizia sulla decisione assunta dalla Direzione lavori Anas, è l’imprenditore Pippo Ricciardello, il quale sottolinea con orgoglio che «con un semplice allungamento dell’innesto rispetto al viadotto, facendo dunque a meno del giunto che serve alle altre tre, qui l’apertura sarà subito possibile non appena completeremo le barriere e l’asfalto. Le altre opere, come si vede, dai pali dell’illuminazione alla canalizzazione delle acque, le abbiamo già ultimate ». Quanto tempo ci vorrà? «Circa un mese, un mese e mezzo ». Ed, in effetti, da alcune settimane in molti tra gli automobilisti avevano notato, nelle “rifiniture” dell’appalto, una certa accelerazione, con un buon numero di mezzi e maestranze. Si tratta ormai di un cammino in discesa tanto per l’Anas quanto per l’impresa Ricciardello, quest’ultima intenzionata a ben figurare  sino all’ultimo anche perché attende arretrati per circa 20 milioni: l’ultimo stato d’avanzamento pagato risale, infatti, al settembre 2011. Adesso, però, ricordando che le rampe sono quattro (due d’entrata e due d’uscita) l’attenzione si sposta sui “tre quarti” più difficili dell’operazione complessiva di messa in sicurezza e di entrata in funzione dei nuovi svincoli. Le notizie provenienti dal Cas, e in particolare dal commissario messinese, l’avvocato Nino Gazzara, sono positive nel senso che rispettano la tabella di marcia, almeno per quanto riguarda quell’intervento di miglioramento urgente senza il quale il giunto non può essere montato,  e tre rampe su quattro non possono aprirsi. «Alla fine di questa settimana, o al massimo lunedì prossimo – spiega l’ex parlamentare – i nostri uffici, che hanno già acquisito il parere favorevole del Genio Civile, completeranno la validazione tecnica del progetto. Quindi tutta la documentazione sarà sottoposta all’apposita struttura di vigilanza del Ministero, e una volta che ci sarà anche questo via libera, saremo pronti a bandire la gara». Quest’ultima sarà una procedura negoziale ristretta, come ben giustificato dalle condizioni di rischio sismico del viadotto Ritiro, in particolare le condizioni di nove pilastri. Non a caso, dall’agosto del 2012, entrambe le carreggiate sono state ridotte entrambe ad una sola corsia di 3 metri e 50. I tempi di questa gara? Tali che si dà per certo che la sua esecuzione (60-90 giorni) avverrà entro fine giugno. L’unica grossa incertezza rimasta riguarda, a questo punto, finanziamenti e tempistica dell’intervento definitivo di adeguamento sismico, i cui costi sono stimati intorno ai 47 milioni. Secondo il Genio Civile, competente sugli aspetti sismici, l’utilizzo del viadotto “migliorato” può essere consentito in maniera provvisoria purché «entro due anni» sia possibile almeno aprire questi cantieri. E sarà questa la nuova scommessa da vincere.

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