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Sicilia Limoni,
la proprietà
alza il muro

sicilia limoni in prefettura

Fumata nera. Si infrangono in un pomeriggio di gennaio le speranze dei dipendenti di Sicilia Limoni che ieri in Prefettura hanno assistito al fallimento della trattativa con la proprietà, ferma sulle sue posizioni. A nulla è valso il tentativo di mediazione del capo di gabinetto, il viceprefetto Filippo Romano, che ha provato a individuare un percorso per uscire dall’impasse. Si è tentato, infatti, di trovare diverse soluzioni alternative alla chiusura. In particolare le organizzazioni sindacali presenti all’incontro hanno proposto la cessione, a ti tolo oneroso, dello stabilimento e dei macchinari ad una cooperativa formata dai lavoratori. Una ipotesi, però, sfumata visto che l’azienda ha già provveduto all’alienazione delle attrezzature, rendendo di fatto impraticabile il percorso individuato. Nei prossimi giorni, dunque, i sindacati e i responsabili dell’ufficio del lavoro metteranno in atto quanto necessario al ricorso agli ammortizzatori sociali. Epilogo amaro, dunque, per la vicenda che vede protagonista l’azienda tedesca che produce e imbottiglia succhi di limone da oltre 30 anni in tre stabilimenti (uno in Germania, un altro in Svizzera e un terzo qui a Messina dove erano impiegati 26 lavoratori) e ha deciso di chiudere la sede siciliana buttando in strada gli operatori messinesi, senza concedere loro alcuna alternativa. E nonostante le rassicurazioni che lo stesso amministratore della ditta aveva dato qualche giorno prima dei licenziamenti in merito allo stabilimento messinese. Un clamoroso e drammatico dietrofront che ha gettato nel dramma famiglie messinesi.

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