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Messina ammessa
al decreto
"Salva comuni"

Messina avrà la quota maggiore, non saranno 40milioni di euro, ma oltre 33 certamente. E’ stato il dirigente del servizio Finanza Locale del dipartimento autonomie locali Luciana Calandra a firmare il decreto con cui la regione  impegna la somma da destinare ai comuni che abbiano attivato le procedure di pre-dissesto.
Ne beneficeranno, oltre a Messina, Monreale, Belmonte Mezzano e Caccamo. Il provvedimento –dunque-  non salverà soltanto la città dello stretto, ma il prestito, su cui si era impegnato personalmente il governatore Rosario Crocetta,   il 31 dicembre scorso, sollecitato anche dall’assessore Nino Bartolotta, sarà certamente presto nelle case comunali.  Il fondo di rotazione diventerà accessibile a breve ed  è direttamente collegato ad un altro procedimento quello avviato per aderire al salva enti nazionale.

Il piano di riequilibrio, approntato dalla ragioneria generale,  è già sulla scrivania del commissario Croce- ha spiegato il ragioniere generale- Ferdinando Coglitore- che lo dovrà approvare entro il 27 e  trasmetterlo  subito al consiglio comunale. L’aula,  a sua volta, dovrà votarlo entro 15 giorni. Oltre ai 70milioni di euro di debiti fuori bilancio censiti dallo staff comunale, al vaglio degli esperti del commissario ci sono i debiti non riconosciuti , pare oltre duecentocinquantamilioni di euro. La partita va chiusa subito. per poi passare la palla al ministero.

 

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