Messina

Lunedì 29 Aprile 2024

Scoperti tritolo
e armi
a Mangialupi

Un arsenale, l’ennesimo a Mangialupi. A testimoniare la potenza militare dell'omonimo clan. In una casa disabitata gli uomini della squadra mobile, e  della  sezione criminalità organizzata, hanno scoperto, dentro un borsone, ma anche di semplici buste di supermercato, tre pistole semiautomatiche con caricatori, due revolver con matricola abrasa, un fucile semiautomatico calibro 12. Ma la scoperta che ha interessato di più gli uomini della polizia è stata quella di una pistola mitragliatrice UZI con canna filettata e soprattutto di circa 600 grammi di tritolo. L’UZI è una pistola che non proviene da un mercato convenzionale perché in uso alle forze armate israeliane e quindi di difficile reperimento. Il tritolo invece, al momento al vaglio degli artificieri, sembra non essere quello di uso civile per esempio utilizzato nelle cave, ma addirittura di tipo militare, quindi con caratteristiche di potenza deflagrante e di spostamento dell’aria, decisamente superiore.
Il rinvenimento di tritolo di questo tipo  rappresenta un vero e proprio inedito in città . Per il dirigente della squadra mobile Giuseppe Anzalone queste scoperte confermano la potenza militare del gruppo di Mangialupi, il più impenetrabile dei clan messinesi. Poco si sa anche della stessa struttura del gruppo. Mancano collaboratori che possano spiegare come funzioni un clan che ha da sempre della propria potenza militare un modo per imporre rispetto anche agli altri gruppi. 
Non sembravano preparare una qualche azione particolare con quell’arsenale, ma con questa potenza di fuoco  sarebbero stati comunque pronti in caso di necessità.
Insieme alla pistole, all’UZI, ed al tritolo, trovata anche un’elegante penna stilografica che, in realtà, un po' come nei flm di 007, era una pistola camuffata . Non solo. Nella stessa casa di Mangialupi erano nascosti due chili di marijuana e persino delle manette. A margine del sequestro, il dirigente della squadra mobile Anzalone ha parlato chiaramente di responsabilità politica per la situazione del rione Mangialupi. Quei vicoli, tutti quei cancelli, quei muri che celano chissà cosa, aiutano il clan e questi luoghi  ad essere sempre più impenetrabili.

 

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