La proroga è arrivata poco dopo le 13.30. Ma il sentore che la vicenda si fosse sbloccata c’era già da prima. Da quando il dirigente del dipartimento servizi sociali De Francesco era arrivato al palazzo Satellite e aveva ripeso possesso della sua stanza. I lavoratori l’avevano occupata ieri, arrabbiati per quello che stava accadendo e per la mancanza di certezze sul futuro. Avevano deciso di restare a oltranza, non fidandosi più di parole e promesse. Volevano le proroghe annunciate un mese fa, che sembravano un fatto scontato e che invece sono diventate maledettamente complicate. Tra rinvii, documenti contabili da rivedere e la solita perenne mancanza di risorse del Comune. Ieri la protesta era esplosa a palazzo Satellite durante la riunione della commissione consiliare, sospesa per mancanza di consiglieri. Oggi la stessa commissione si è riunita al comune. Ha analizzato la situazione e mandato solidarietà ai lavoratori, ma ha potuto fare poco altro. Fuori dalla porta, nei corridoi e nelle sale di palazzo Zanca, c’erano altri lavoratori dei servizi sociali, quelli di casa Serena, anche loro in presidio per chiedere garanzie sul futuro e capire cosa accadrà nei prossimi mesi quando partiranno gli altri lavori previsti nella struttura.
Una piccola schiarita era arrivata già intorno alle 12. Il dirigente del dipartimento dei servizi sociali De Francesco è tornato nella sua stanza, nel frattempo liberata dai lavoratori in protesta. Ha messo mani ai documenti e firmato le proroghe per un mese. Ma ha pure sbloccato i pagamenti di alcune fatture. Un mese a cooperativa, anche in questo caso. Mettendo fine a chiacchiere e paure dell’ennesima giornata movimentata.
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