Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Droga e furti in appartamento
11 arresti. Nei guai anche
antiquari

 

Due organizzazioni, legate al clan di Mangialupi, si dedicavano ai furti in appartamento, soprattutto di mobili antichi, ed allo spaccio di droga.
Nel calderone dei 28 indagati ci sono anche alcuni antiquari messinesi. L’operazione Savana, condotta dai Carabinieri, stamani ha portato all’arresto di 11 persone. Inquietante soprattutto la tranche relativa ai furti in abitazione. Tra aprile e dicembre 2008 i Carabinieri ne hanno accertato 34 fra tentati e consumati.  I malviventi prendevano di mira appartamenti signorili e ville spostandosi anche in provincia di Messina e nel catanese. La banda era organizzata in maniera del tutto professionale. I ladri eseguivano dei sopralluoghi preliminari per prelevare campioni di mobilio antico chepoi mostravano ad esperti del settore. Solo in base alle indicazioni ottenute ritornavano alla carica per rubare i mobili più pregiati e che potevano essere rivenduti con maggior facilità. I malviventi si accertavano che negli appartamenti non ci fosse nessuno. Apponevano dei depliant nelle porte d’ingresso e se il giorno seguente il volantino era ancora al suo posto erano certi che in casa non avrebbero trovato nessuno e ci si introducevano.  In carcere sono finiti il presunto ricettatore,  Antonino Annetti, 52 anni, Gennarino Briganti, 59 anni, Natale Cardile, 52, Alessandro Cutè, 56 anni , Giovanni Cutroneo, 49 e Salvatore Noschese, 59 anni. Nel corso delle indagini è emersa anche una rete di spacciatori che gestiva lo spaccio di droga a livello familiare. La base operativa era sempre il quartiere di Mangialupi ma il gruppo acquistava cocaina,  eroina,  hashish e marijuana a Palermo, Catania e Reggio Calabria. In carcere, con l’accusa di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti sono finiti Antonino Cutè 34 anni, figlio di Alessandro, Alessio Coppolino, 23 anni, Santino Guigliotti, 33 anni, cognato di Giuseppe Lo Cascio, 26 anni e la sorella Concetta, 34 anni. 

Due organizzazioni, legate al clan di Mangialupi, si dedicavano ai furti in appartamento, soprattutto di mobili antichi, ed allo spaccio di droga.Nel calderone dei 28 indagati ci sono anche alcuni antiquari messinesi. L’operazione Savana, condotta dai Carabinieri, stamani ha portato all’arresto di 11 persone. Inquietante soprattutto la tranche relativa ai furti in abitazione. Tra aprile e dicembre 2008 i Carabinieri ne hanno accertato 34 fra tentati e consumati.  I malviventi prendevano di mira appartamenti signorili e ville spostandosi anche in provincia di Messina e nel catanese. La banda era organizzata in maniera del tutto professionale. I ladri eseguivano dei sopralluoghi preliminari per prelevare campioni di mobilio antico chepoi mostravano ad esperti del settore. Solo in base alle indicazioni ottenute ritornavano alla carica per rubare i mobili più pregiati e che potevano essere rivenduti con maggior facilità. I malviventi si accertavano che negli appartamenti non ci fosse nessuno. Apponevano dei depliant nelle porte d’ingresso e se il giorno seguente il volantino era ancora al suo posto erano certi che in casa non avrebbero trovato nessuno e ci si introducevano.  In carcere sono finiti il presunto ricettatore,  Antonino Annetti, 52 anni, Gennarino Briganti, 59 anni, Natale Cardile, 52, Alessandro Cutè, 56 anni , Giovanni Cutroneo, 49 e Salvatore Noschese, 59 anni. Nel corso delle indagini è emersa anche una rete di spacciatori che gestiva lo spaccio di droga a livello familiare. La base operativa era sempre il quartiere di Mangialupi ma il gruppo acquistava cocaina,  eroina,  hashish e marijuana a Palermo, Catania e Reggio Calabria. In carcere, con l’accusa di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti sono finiti Antonino Cutè 34 anni, figlio di Alessandro, Alessio Coppolino, 23 anni, Santino Guigliotti, 33 anni, cognato di Giuseppe Lo Cascio, 26 anni e la sorella Concetta, 34 anni. 

 

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia