Durante l’incontro sulle tante vertenze occupazionali di Messina che il prefetto Stefano Trotta avrà con il presidente della regione Rosario Crocetta, probabilmente entro la fine del mese, sarà affrontato anche il problema ATM, della sua trasformazione, dell’aspetto economico, di un parco macchine obsoleto e sottodimensionato, di un futuro che non si riesce neanche ad immaginare. Ma prima di allora – come ha annunciato lo stesso rappresentante del governo- sarà necessaria una riunione con il commissario straordinario Croce per tentare di sbloccare più risorse possibili per risolvere la prima emergenza che è quella del pagamento degli stipendi ai lavoratori e ripristinare un servizio pubblico essenziale. A raggiungere la prefettura stamattina a bordo dell’autobus della linea 81, un nutrito gruppo di lavoratori, accompagnati dai segretari di Orsa Ugl e Cub trasporti Michele Barresi, Francesco Alizzi e Francesco Urdì. E oggi è stato il secondo giorno di passione per gli utenti di bus e tram, secondo giorno di fermo lavorativo per i dipendenti dell’atm che dai ieri mattina alle 4 si sono autosospesi dal servizio per protestare contro il mancato pagamento delle spettanze (tre mensilità e mezza). Non è bastato il tentativo di rassicurarli da parte del commissario straordinario Luigi Croce che ieri pomeriggio si è impegnato a cercare le risorse per liquidare almeno due stipendi entro fine mese. La situazione è diventata insostenibile per centinaia di famiglie che sono ormai al collasso come ci racconta una lavoratrice esasperata e le promesse non bastano più. Stamattina in azienda per evitare disordini sono arrivati gli uomini della digos e dei carabinieri. A porte chiuse hanno incontrato i rappresentanti sindacali e il direttore generale Claudio Conte. Grande senso di responsabilità è stato dimostrato da tutti i lavoratori che hanno liberato i corridoi del terzo piano dove si erano raccolti all’inizio della mattinata .