Messinambiente non ha ancora pagato le fatture alla Seap, e la Seap non ha ancora corrisposto gli stipendi ai propri dipendenti. Protagonisti: la società di raccolta e smaltimento rifiuti, e la ditta che ha in appalto il servizio di trasporto dalla città alla discarica di Mazzarrà S. Andrea. E così stamani alle 4, gli autisti di questi mezzi hanno incrociato le braccia dopo aver parcheggiato i tir davanti alla piattaforma di Pace. Di conseguenza oltre 200 tonnellate di rifiuti sono rimasti all’interno degli autocompattatori che hanno effettuato la raccolta la scorsa notte. Appena 100 le tonnellate che sono strate conferite in discarica con i mezzi di Messinambiente a fronte delle circa 330 prodotte quotidianamente dai messinesi. A causa dell’astensione del personale Seap non è stato possibile effettuare invece il turno di raccolta mattutino, quello che inizia alle 4 e si conclude alle 10. E’ evidente che se la situazione non dovesse sbloccarsi presto le cataste di immondizia si formeranno in ogni angolo della città. Messinambiente deve ancora 600 mila euro alla Seap,e non è questo, come è ormai fin troppo noto, l’unico intoppo dei difficili ingranaggi del sistema rifiuti a Messina. Se qualcuno si era illuso che l’arrivo di fondi potesse aver messo la parola fine ai problemi si sbaglia di grosso. Tanto per citarne alcuni di problemi: non sono stati ancora pagati i 390 mila euro delle polizze assicurative, il debito con il fornitore di carburante che sembra non aver più alcuna intenzione di continuare a far credito è salito a 130 mila euro. L’elenco degli altri fornitori e lungo diverse pagine e proprio oggi scade il termine entro il quale pagare ai dipendenti lo stipendio di dicembre. I 3 milioni in arrivo, serviranno a stento per pagare un’altra trance di contributi all’Inps, l’ultima mensilità e tamponare, ma solo con piccoli acconti i fornitori. Fino a quando ciò sarà possibile è difficile dirlo.
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