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Abusava della nipotina
di 13 anni, la polizia
arresta lo zio “orco”

Quando si è piccoli non dovrebbero esistere altri orchi che quelli delle fiabe raccontate dalle nonne prima di dormire. L’orco di Pollicino, o per i bimbi di oggi l’orco verde di Shrek, che tra l’altro è pure buono e salva le principesse. Invece c’è chi l’orco se lo ritrova in casa, in famiglia. Altro che fiaba, altro che un cartone animato da “vissero tutti felici e contenti”. Qui parliamo di incubi, di storie orribili che lasciano il segno e che, purtroppo, non sono più così rare. Anzi. La polizia ha arrestato un messinese di 38 anni, S.L.. Il reato è di violenza sessuale su minore. La minore che ha subito gli abusi è la sua nipotina di 13 anni, per questo l’uomo finito in manette rimarrà S.L., senza un nome e un cognome, perché la povera ragazzina non ha certo bisogno di ulteriori traumi. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip Monica Marino, su richiesta del sostituto procuratore Anna Maria Arena, ed è stata eseguita dagli agenti del commissariato di pubblica sicurezza Messina Nord, che hanno passo passo curato la delicatissima attività investigativa, che ha visto protagonista in prima persona proprio la giovane vittima. È stata proprio la piccola di 13 anni a raccontare tutto agli attoniti genitori. Che non potevano credere alle proprie orecchie: proprio lo zio, che a volte accompagnava a scuola la nipotina, altre volte dalle amichette a studiare, e tante, troppe volte si ritrovavano da soli. Troppe perché lo zio andava oltre e finiva per abusare della bambina, anche tra le mura di casa che dovrebbero essere amiche e che invece si sono rivelate nemiche, pareti tra le quali si consumava l’incubo. Gli episodi di violenza sessuale sarebbero stati più di uno. In questi casi non è mai semplice per una ragazzina raccontare l’orrore, ma quando lo ha fatto, quando s’è sfogata con mamma e papà, i due, superato il terribile choc, non hanno esitato un attimo a denunciare il tutto alla polizia. A questo punto sono scattate le indagini, che giocoforza hanno visto giocare un doloroso ruolo anche alla piccola, seppur con le minuziose cautele che un caso del genere richiede. Personale qualificato ha seguito la ragazzina in diversi incontri, fin quando non è risultato evidente anche agli agenti del commissariato Nord che quella inascoltabile storia era vera, che quell’incubo era purtroppo realtà. Nel pomeriggio di giovedì i poliziotti hanno notificato all’orco trentottenne l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Marino e sono scattate le manette. L’ennesimo caso di violenza sessuale all’interno del nucleo familiare. L’ennesimo dramma umano, che va oltre il “semplice” reato penale. L’ennesimo orco, dal quale la principessa s’è dovuta salvare.

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