Messina

Sabato 23 Novembre 2024

Quanti messinesi nel
nuovo Parlamento?

C’è tempo sino al 21 gennaio, giorno della presentazione delle liste per le elezioni politiche del 24-25 febbraio. Poi tutti i “cavalli” saranno schierati sulla linea di partenza e si saprà ufficialmente chi avrà certezze, chances concrete o solo una lontana speranza di entrare in Parlamento. Grandi manovre anche in riva allo Stretto, dove – a dire il vero – qualcuno sicuro di un poltrona a Palazzo Madama o a Montecitorio c’è già. A farla da padrone dovrebbe essere la pattuglia peloritana del Partito Democratico. La Direzione del Pd martedì ha sciolto le riserve e ufficializzato le liste per la Sicilia e per il Senato (come riportiamo a pagina 23). Nel collegio della Sicilia orientale può già festeggiare il deputato uscente e leader del Pd messinese, Francantonio Genovese, “mister 19 mila preferenze”. È terzo dietro la capolista Flavia Nardelli (che alla fine opterà per un altro collegio) e al catanese Giuseppe Beretta. Scontato un seggio a Montecitorio anche per l’altra messinese Maria Tindara Gullo (ottava di fatto). Discorso diverso al Senato: se la coalizione di cui fa parte il Partito Democratico dovesse prendere il premio di maggioranza allora porte aperte anche per l’ex assessore comunale Liliana Modica che partirà dal sesto posto. In caso contrario – e in Sicilia molto dipenderà dalle scelte degli autonomisti dell’ex governatore Raffaele Lombardo che iera sera flirtavano con Berlusconi – la sua posizione è in bilico. Nel premio di maggioranza e soprattutto in un exploit del Partito Democratico in Sicilia e in un contestuale flop degli alleati (Sel e Centro democratico di Tabacci sotto il 3% e lista Crocetta non benissimo) deve sperare Antonio Saitta (undicesimo). Impresa difficilissima ma finché c’è vita c’è speranza. Restando nel centrosinistra già definite le liste di Sinistra Ecologia e Libertà. In Sicilia, sia a occidente che a oriente, capolista per la Camera sarà Laura Boldrini, portavoce dell’Agenzia dell’Onu per i rifugiati. In Sicilia orientale, la circoscrizione che interessa Messina, al secondo posto ci sarà Sofia Martino, giovane precaria, docente di lettere e segretaria del circolo “Matteo Cucinotta”. Dietro di lei, l’altro messinese Salvatore Chiofalo, segretario provinciale di Sel, già sindacalista e sindaco di Falcone. Al Senato capolista sarà Francesco Forgione, ex presidente della commissione parlamentare Antimafia, seguito dall’ex sottosegretario Raffaele Gentile, da Anna Bonforte e dai messinesi Andrea Carbone, già segretario dei Verdi, e da Domenica “Memy” Costa. Al Senato per i colori peloritani la “mission è impossible”, alla Camera un pizzico di speranza in più per Sofia Martino anche se alla fine la Boldrini dovrebbe optare proprio per la Sicilia Orientale. Ma si vedrà. Candidati messinesi in buona posizione nel Centro democratico di Bruno Tabacci? Solo se ci dovesse essere un eventuale accordo con gli uomini ex Mpa. Chi ha già definito le liste con ampio anticipo è il Movimento 5 Stelle: le speranze messinesi dei grillini sono affidate a Francesco D’Uva, 25 anni, chimico. È quinto nella lista della Camera orientale. Tra gli altri messinesi ben piazzati c’è anche Alessio Villarosa, settimo, mentre è addirittura secondo il milazzese di origine (ma vive a Catania) Tommaso Currò. È secondo, praticamente in parlamento. Quasi nessuna chances per l’altro grillino messinese Leonardo Russo, 51 anni, decimo al Senato. Ancora da definire le liste negli altri partiti, anche se ci sono già delle certezze. Nell’Udc posto certo per il senatore Gianpiero D’Alia, che dovrebbe essere capolista alla Camera sia in Sicilia orientale che in Sicilia occidentale. Dopo tre legislature non sarà più candidato Giuseppe Naro, ma il gruppo del deputato di Militello Rosmarino sarà garantito ugualmente: al Senato, infatti, in ottima posizione nella lista “Con Monti per l’Italia” ci sarà Saro Sidoti, rimasto fuori dall’Ars nonostante le quasi settemila preferenze. Dovrebbe essere secondo o terzo, dietro il capolista Casini. Quindi certo di un posto in Parlamento. Nella lista Monti si vocifera la candidatura alla Camera del costituzionalista Michele Ainis e del prof. Paolo Falzea, amministrativista e docente universitario. A Fli sarà sufficiente, invece, ottenere il 2% su base nazionale per garantire un posto al deputato uscente Carmelo Briguglio, secondo alla Camera in Sicilia Orientale dietro il presidente Gianfranco Fini. Lavori in corso all’interno del Popolo della Libertà: prima di domenica non si saprà nulla. Sussurri danno in buona posizione gli uscenti, il senatore Mimmo Nania e il deputato Enzo Garofalo. Punto interrogativo sull’ex sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca. In Grande Sud aspetta di conoscere il suo destino il deputato ex Pdl Francesco Stagno d’Alcontres. Rivendica una delle prime due posizioni. Anche in questo caso si vedrà. In “Fratelli d’Italia” di Ignazio La Russa, Guido Crosetto e Giorgia Meloni cerca spazio Luigi Ragno. Per lui si sta lavorando ad un progetto concreto a Messina, nei prossimi giorni si saprà un posto importante in lista. Nel Mir, Moderati in rivoluzione, di Giampiero Samorì già certa la presenza dell’ex assessore Pippo Isgrò.

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