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Incassati 36 milioni
dall’Imu, a Palazzo
Zanca si rifiata

Si rifiata, ma è solo un modo di dire. Dopo la scalata alla vetta del “bilancio” di fine anno, con l’approvazione al fotofinish del previsionale, in molti pensavano che l’inizio d’anno avrebbe lasciato qualche giorno di respiro. La realtà è ben diversa, tante e tali sono le emergenze a Palazzo Zanca. E così il commissario straordinario Luigi Croce, dopo il week-end dell’Epifania, è tornato in trincea con l’elmetto. I fronti aperti sono tantissimi, da MessinAmbiente, alle mense scolastiche passando per i servizi sociali. Nel mezzo anche qualche buona notizia. A cominciare dagli introiti dell’Imu che consentono adesso a Palazzo Zanca di avere liquidità. L’imposta municipale unica ha, infatti, portato nelle casse del Municipio, nell’anno 2012, ben 36 milioni di euro. Una somma superiore anche alle previsioni. Certo i messinesi non sono affatto contenti, ma a Palazzo Zanca qualcuno tira un sospiro di sollievo. «Con questi fondi siamo rientrati quasi completamente dalle anticipazioni di cassa – ha commentato ieri mattina il ragioniere generale Nando Coglitore – adesso chiaramente la situazione è migliorata, anche se le prossime settimane saranno decisive. Per quanto riguarda, però, i servizi basilari non ci saranno problemi, è solo una questione di qualche giorno per sbrigare tutti i passaggi formali necessari». Il riferimento è a MessinAmbiente e alle mense scolastiche. Ieri mattina il commissario liquidatore di MessinAmbinte, Armando Di Maria, è stato a colloquio con Croce per esporre i problemi che riguardano la partecipate che si occupa di raccolta dei rifiuti. Ieri, infatti, è stata garantita l’ultima fornitura di gasolio, che dovrebbe durare sino a oggi.  La seconda buona notizia di giornata arriva da Palermo, dove il commissario dello Stato, il prefetto Carmelo Aronica, ha dato l’ok al decreto “Salva Comuni” o meglio “Salva Messina”. Un passaggio fondamentale, che dovrebbe garantire l’arrivo dei 40 milioni entro la fine di gennaio. «Non sappiamo ancora quando le somme ci saranno trasferite – continua Coglitore – non abbiamo avuto nessuna comunicazione. Ma non è un problema: noi stiamo lavorando al Piano pluriennale previsto dal “Salva comuni” varato dal Governo nazionale ».

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