Messina

Sabato 23 Novembre 2024

«Senza nuovi giudici
e cancellieri si
può chiudere»

marina moleti

 Al tribunale di Messina pendono oltre 22.000 cause civili, ed ogni anno ne vengono iscritte oltre 9.000. Quindi il carico medio del ruolo civile ordinario di ciascuno dei magistrati del tribunale (che conta su un organico – mai interamente coperto negli ultimi otto anni–di 42 magistrati, di cui solo 14 addetti alla materia civile) è di 1.500 cause, cioé superiore al numero dei procedimenti civili complessivamente pendenti davanti a molti dei tribunali da “sopprimere”. A questo bisogna aggiungere i procedimenti di volontaria giurisdizione, la materia tutelare, le procedure esecutive mobiliari ed immobiliari, i decreti ingiuntivi, le convalide di sfratto, le separazioni ed i divorzi non contenziosi. Ecco dell’altro. Alla Sezione lavoro - un presidente e 5 giudici, ma uno dei posti scoperto da anni è rimasto privo di aspiranti per tre concorsi consecutivi -, pendono oltre 18.000 procedimenti, con una sopravvenienza annua di circa 5.000 cause. E non bisogna affatto trascurare un altro dato fondamentale: gli organici del personale di cancelleria si sono ridotti negli ultimi 5 anni di oltre il 40%, per effetto di pensionamenti e blocco delle assunzioni.     

La nota dell’Anm

In un documento dai toni durissimi, esitato nei giorni scorsi dalla giunta distrettuale dell’Anm e inviato al ministro Severino e al Csm, c’è tutto il disastro raccontato per filo e per segno. «È ormai assolutamente indifferibile - scrivono i magistrati -, un congruo aumento delle piante organiche degli uffici giudiziari di Messina, Barcellona e Patti, dato che la estrema gravità della sproporzione tra organici e carichi di lavoro (pendenti e sopravvenienti) non consente di dare, nonostante la elevata ed esemplare produttività e il costante impegno di tutti i magistrati, spinto ormai al limite del sacrificio personale, una adeguata risposta alla domanda di giustizia dei cittadini».

«In occasione della revisione delle circoscrizioni giudiziarie con la soppressione di alcuni tribunali con minimi carichi di lavoro su tutto il territorio nazionale è finalmente possibile “a costo zero” un congruo ampliamento delle piante organiche degli uffici giudiziari del distretto di Corte di Appello di Messina. Si tratta di una irripetibile ed irrinunciabile occasione per affrontare – e dimostrare di volere effettivamente risolvere – i problemi degli uffici giudiziari del distretto messinese per garantire una risposta alle domande di giustizia dei cittadini che sia in linea con gli standard europei e per rafforzare l’azione di contrasto nei confronti della criminalità organizzata.

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