Una richiesta d’incidente probatorio da parte della Procura e la notifica di alcune informazioni di garanzia, in tutto meno di una decina, ancora in corso, con l’accusa di omicidio colposo. Poi una lunga lettera aperta dei genitori inviata alle istituzioni regionali e nazionali. Ecco le novità nella vicenda della piccola Laura, la neonata morta la notte di Natale alla Terapia intensiva neonatale del Policlinico dopo 12 giorni di vita. Il magistrato che si occupa del caso, il sostituto procuratore Roberta La Speme, ha infatti depositato nelle scorse ore all’Ufficio gip una richiesta di incidente probatorio per definire con la massima urgenza lo stato della vicenda sanitaria. Contestualmente dopo le relazioni della polizia giudiziaria e la visione della documentazione sequestrata, ha individuato in questa prima fase, come atto dovuto, tutti i medici che si sono occupati attivamente del caso nei vari reparti del Policlinico, sin dal parto. E li ha iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. Poi sarà l’incidente probatorio a dare un primo quadro sulle responsabilità. Intanto i genitori della piccola Laura, Luigi Leva e Anita Carbonaro, che in questa dolorosa vicenda sono assistiti dall’avvocato Daniela Chillè, hanno diffuso una lettera aperta inviata tra gli altri al presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari, l’on. Antonino Palagiano, al ministro della Salute Renato Balduzzi e all’assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino. Le scriviamo - si legge tra l’altro -, ulteriormente straziati dalle recenti dichiarazioni della direzione sanitaria del Policlinico Universitario che, protesa nella necessità di difendere l’operato proprio «ad ogni costo» ha condotto un’inda - gine interna che, a considerarne solo i tempi (appena un giorno dalla nostra denuncia in Procura) e le strutture interessate (solo la Neurochirurgia Infantile, la Chirurgia Neonatale e Pediatrica, la Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica e non anche la U.o.s. Dip. Neonatologia, l’U.o.c. Ostetricia e Ginecologia e l’U.o.s. Ostetricia d’urgenza del medesimo Dipartimento Materno Infantile) si attesta dagli esiti evidentemente parziali ed ancora una volta incomprensibili.