E' stata ufficializzata la nascita del “Patto per Messina”. Come hanno specificato i promotori, da non intendersi come un nuovo soggetto politico ma quale “laboratorio sociale di idee e mediazione per il territorio messinese”, che possa cominciare a disegnare le linee guida di un percorso comune basato su alcuni punti fondamentali che rappresentano il volto nuovo della politica che “parte dalla gente, ascolta la gente e risponde alla gente”.
«Messina e la sua provincia necessitano più che mai, di uno sforzo condiviso di tutte le realtà sociali che vorrebbero impegnarsi nella politica attiva, in un percorso virtuoso che potrebbe realmente cambiare il corso della storia politica messinese, prescindendo dalle provenienze o esperienze politiche di ognuno dei partecipanti – ha commentato il presidente dell'associazione Art.1, Alessandro La Cava -. Necessario ribadire con forza l'opportunità, da consegnare nelle mani dei cittadini, di poter dare un apporto significativo e reale sia in termini di candidati che di idee al nostro progetto, facendo riappropriare così ogni cittadino della possibilità di poter scegliere il proprio destino».
Ribadita la volontà di puntare sulle primarie di iniziativa popolare, in grado di rappresentare quel fondamentale elemento di interlocuzione tra la popolazione ed il mondo della politica. I diversi movimenti che compongono questa “confederazione della società civile”, hanno già proposto alcuni nomi, ma sarà la gente a decidere chi sarà a rappresentare il “Patto”. Ci si avvarrà di uno strumento di partecipazione popolare, il format "www.pattopermessina.it", dove chiunque sia interessato potrà dare un contributo proponendo candidati ed idee per Messina e la sua provincia. Entro il 20 gennaio si darà vita alle ipotesi di candidature e di programma elettorale.
«Con il patto per Messina, i movimenti prendono definitivamente le distanze dal sistema partitico che ad oggi ci ha governato, con pirotecniche e demagogiche primarie dagli esiti scontati, che sanno sempre più di operazioni di marketing piuttosto che di scelte democratiche in favore della partecipazione popolare – ha aggiunto il rappresentante del Movimento Liberi Insieme, Roberto Cerreti -. Fino a giugno intraprenderemo un percorso comune per osteggiare i battaglioni che metteranno in campo le coalizioni tradizionali, pur mantenendo ognuno di noi la propria autonomia ed identità».