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Messina, com’è dura
fermarsi sul più bello

maiorano

Nessun piano, nessuna tabella. L’obiettivo della capolista, dal 6 gennaio, sarà riprendere a correre senza calcoli. Non fa parte dei vincenti prendere carta e penna, specie quando si è ancora a metà cammino e con le antagoniste a un tiro di schioppo. Meglio pensare che da Acireale in poi bisognerà continuare sulla falsariga del girone di andata, puntando a migliorare il bottino di 38 punti conquistato nella prima parte. Ipotesi da non escludere perché oggi il Messina è più forte, completo in tutti i reparti e più rodato rispetto a quello che nel primo quarto di campionato ha stentato più di una volta. Adesso gli equilibri tattici non sono più un problema, la squadra è consapevole della propria forza e gli innesti di Savanarola e Chiaria hanno completato un mosaico che ha tutto per dominare anche nel girone decisivo. Un’andata più che soddisfacente come si evince anche dalle parole di Stefano Maiorano, uno che ha lasciato Ancona perché attratto da un progetto che scalda i cuori degli sportivi giallorossi. «Finora credo che possiamo essere soddisfatti di quanto abbiamo fatto nel girone d’andata – ha detto il centrocampista battipagliese, 26 anni –. Abbiamo chiuso a 38 punti, una media di tutto rispetto in linea con quello che è il nostro obiettivo finale. Sono certo che se sin dall’inizio del campionato avessimo maturato più consapevolezza della nostra forza, oggi ci ritroveremmo con qualche punto in più».

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