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Giampilieri e Scaletta:
a Roma si firma

Quasi ci siamo. Due mesi sono passati, e sono stati troppi, ma finalmente i destini di Giampilieri, Briga, Altolia, Molino, Pezzolo, Itala, Scaletta, Itala, Guidomandri, le Aree alluvionate del tragico 1 ottobre 2009, tornano seriamente nell’agenda del Governo nazionale. E finalmente, non appena Roma apporrà l’ultimo suggello, quello del segretario generale della Presidenza del Consiglio (hanno già firmato – riferisce l’on. Filippo Panarello – sia il dipartimento di Protezione civile che il ministero dell’Economia) tutti quei progetti esecutivi già approvati e finanziati per decine di milioni potranno tradursi nelle gare d’appalto con procedura speciale (per i primi 6 mesi) e quindi in cantieri. E qui un inciso s’impone: l’evento consumatosi poco più di 3 anni, tra le vallata di Giampilieri-Briga e quella di Scaletta- Itala, è stato in Italia il disastro idrogeologico più luttuoso e devastante dell’ultimo decennio.

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