Restano in cella Giuseppe Durante, 56 anni, gestore di un negozio di bombole a gas, e il suo dipendente Massimo De Simone, 44 anni, accusati di aver sparato contro una Bmw X5 e tentato di uccidere i passeggeri. La loro versione dei fatti non ha convinto affatto il gip Maria Teresa Arena, che ieri mattina li ha interrogati nel carcere di
Gazzi, alla presenza del loro difensore, l’avvocato Massimo Marchese. Il giudice ha convalidato l’arresto, così come chiesto dal pubblico ministero Margherita Brunelli. Le giustificazioni del cinquantaseienne, individuato dagli investigatori in colui che avrebbe premuto il grilletto, sono servite a poco. Il commerciante si è difeso, sostenendo che alla base del gesto sconsiderato non vi erano solo dissidi legati a questioni condominiali. La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stato un incidente stradale tra
la moglie di Durante e la cinquantenne che mercoledì scorso occupava il sedile lato passeggero del Suv (con in braccio il nipotino di un anno).
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