Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La falcidia degli
aspiranti prof
e nuovi veleni

I quiz hanno falciato quasi il 70% dei candidati. Su 321.210 persone in tutt’Italia che aspiravano agli 11.582 posti di insegnante, ai test d’accesso si sono presentati in 264.423, di cui solo 88.610 sono stati promossi: il 33,5%. A Messina su 5.676 candidati hanno effettuato la prova al computer in 4.769 (l’84% degli iscritti al bando). Impossibile – confermano dal Provveditorato –ricavare il dato dei promossi su base locale: la rilevazione informatizzata è confluita direttamente nella banca dati nazionale. Ma non vi è dubbio che sono stati in pochissimi a superare la prova; nel Sud Italia le percentuali si sono rivelate ancor più basse che al Centro e al Nord. Insomma una grossa scrematura. Ed era questo l’obiettivo del bando. Nel 2013 (date da fissare) si passerà alle “vere” prove concorsuali: lo scritto e l’orale. Ma se i temuti quiz sembrano
già un ricordo, non si sono affatto spente le polemiche della vigilia. Critiche espresse da più parti, a cominciare dalle forti posizioni della segreteria nazionale della Flc Cgil che anche a Messina aveva organizzato un volantinaggio allo Jaci, al Minutoli e all’Antonello, le scuole polo per l’assegnazione degli incarichi annuali, dopo i ricorsi e le
sospensive (circa 2000) ottenute al Tar Lazio da giovani laureati esclusi dal bando.

Caricamento commenti

Commenta la notizia