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Cala il sipario
sulla Triscele

triscele

Adesso è ufficiale: la Triscele chiude i battenti. Non chiederà la proroga della Cassa Integrazione e non presenterà il nuovo piano industriale. I 41 lavoratori dello storico birrificio messinese dal primo gennaio saranno ufficialmente disoccupati. In mobilità, alcuni per tre anni, altri per quattro a seconda dell’età. Prenderanno il sussidio di disoccupazione, non riavranno il loro posto di lavoro.

L’ultimo atto di questa lunga vertenza è andato in scena Prefettura, nel pomeriggio. I rappresentanti dell’azienda – non c’era nessuno della famiglia Faranda – hanno annunciato la decisione di non rilanciare la produzione.

C’è già un’istanza di fallimento, la società ha chiesto e ottenuto l’accesso al concordato preventivo, l’inizio della fine. Proprio la richiesta di accedere a questo concordato ha bloccato sul nascere ogni speranza dei lavoratori, perché come l’azienda ha spiegato in queste condizione era impossibile ottenere la cassa integrazione.

Quando è arrivata la notizia, sotto la Prefettura gli animi si sono surriscaldati. I Lavoratori che attendono ancora il Tfr annunciano battaglia. Nei prossimi giorni sceglieranno la strada da seguire.

L’attuale proprietà ha promesso che cercherà di far ripartire la produzione con un nuovo marchio. Ma ci vorrà del tempo. E gli ormai ex dipendenti Triscele non ci credono più.

 

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