Da Messina alla conquista dell'Europa. Il tatuatore messinese Stefano del Popolo ottiene un nuovo premio internazionale, l'ennesimo vinto negli ultimi anni. L'artista, infatti, si è classificato secondo nella categoria “Best small” alla 22esima edizione dell'International Tattoo Convention di Berlino. Alla manifestazione, svoltasi dal 7 al 9 dicembre in Germania, hanno partecipato i migliori tatuatori del mondo, tra i quali Mike Devries (Usa), Anabi Tattoo (Polonia) Angel (Germania) e Jondix (Spagna).
Del Popolo ha vinto disegnando un motore di un Harley Davidson, raggiungendo il secondo gradino del podio per il tattoo più definito. Per lui si tratta della quinta partecipazione al festival tedesco, il secondo trionfo dopo quello del 2011, quando ottenne il primo premio sempre nella “best small” e il terzo posto nella categoria “best of day”. Sono solo alcuni dei tanti trofei vinti in questi anni.
Per sottolineare il legame con le proprie origini ha anche effettuato fuori gara un lavoro simboleggiante Messina: il Duomo, particolarmente apprezzato dai tanti visitatori della convention. «Ringrazio sempre i messinesi, per avermi dato fiducia e permesso di potermi applicare – ha affermato Del Popolo -. Ho inciso ogni genere di cosa sulla pelle dei miei concittadini, giovani e adulti». Del Popolo tatua dal 1992, ha iniziato in Inghilterra, proseguito a Roma prima di tornare nella sua città nel 1994. «Ho sempre lavorato e mi sono guadagnato quello che ho, la stima e il rispetto della gente per quello che faccio - ha rivelato -. Vengo dalla strada e ne vado fiero. Ho sempre contato sulle mie forze. Oggi molti si vantano di venire fuori dalla mia scuola, ma nel mio studio non ha mai operato nessuno al di fuori del mio assistente Salvatore».
Stefano Del Popolo ha vissuto direttamente il “passaggio di considerazione” generazionale sul tatuaggio, simbolo di appartenenza sociale divenuto con il tempo strumento di arricchimento estetico, diffuso soprattutto tra i più giovani. Ecco perché è la persona perfetta in grado di dirci che momento vive oggi l'arte del tattoo. «Credo che il 60% delle persone che nell'ultimo periodo hanno deciso di tatuarsi lo hanno fatto esclusivamente per moda, senza pensare alla reale importanza del soggetto o dell'oggetto. Personalmente cerco sempre di spiegare e far capire, soprattutto quando capisco di avere di fronte persone insicure, che il tattoo devi sentirlo dentro, deve appartenerti».
Tra l'altro il tatuaggio, nell'era di internet, può rappresentare uno specchio della società, come testimonianza della voglia spietata di apparire. «Impossibile negarlo - continua Del Popolo -, sono in tanti coloro che cercano di imitare calciatori o personaggi dello spettacolo. Niente di più sbagliato». La parte che vede il tattoo come un'arte rimane una minoranza, seppur numerosa: «Queste persone sono molto decise, consapevoli di quello che fanno e talvolta si affidano alla mia fantasia nella scelta dei particolari - aggiunge il tatuatore messinese -. Sono diversi coloro che manifestano la propria appartenenza ad alcuni contesti o gruppi, mi vengono in mente i motociclisti». Ma quali sono i tatuaggi più diffusi: «Senza dubbio i lettering, ovvero parole e frasi in genere. Di solito nomi di figli, di genitori o di qualche persona da ricordare. Anche le frasi spesso vengono fatte per lo stesso motivo. Ultimamente sono molto scelti anche i disegni floreali». L'ambizione di Stefano Del Popolo è invece di portare nel nostro territorio nuovi stili, come il Trash Polka e il Cicano style. E l'amore? «Mai scrivere il nome della fidanzata o similari - scherza Stefano -. dicono non porti bene, poi immaginate se si dovessero lasciare...».
Nella colonna di destra la photogallery con gli scatti di Berlino e alcuni lavori di Del Popolo