I loro contratti stanno per scadere, ma non hanno accesso al fondo regionale del precariato. Dal primo gennaio saranno disoccupati, ma la regione non li ha ancora agganciati al treno della legge 24 del 2010. Legge che di fatto consente la stabilizzazione dei precari comunali. Dodici dei 304 messinesi sono in una situazione paradossale. I cinque anni di contratto che avevano firmato si chiudono il 31 dicembre. Il percorso per la stabilizzazione non è stato ancora tracciato per loro che adesso temono di restare a spasso. Le funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil con i segretari Crocè, Emanuele e Calapai hanno chiesto un incontro al commissario Croce per discutere della situazione generale dei precari e per provare a trovarne subito una per questi primi 12 lavoratori.
Lavoratori che rischiano di pagare più di altri la situazione economica del Comune, indipendentemente dall’accesso alla legge 174 che potrebbe consentire di evitare il dissesto.
La soluzione ipotizzata per salvare questi 12 contrattisti è quella già scelta in altre realtà nazionali. L’idea è di chiedere una proroga dei contratti almeno fino a luglio 2013, sperando che nel frattempo si possa definire la questione della stabilizzazione.
In ballo ci sono 304 posti di lavoro. I contratti degli altri precari hanno scadenze più lontane, ma anche per loro bisogna trovare subito una soluzione.
Sono queste le ragioni per le quali i tre sindacalisti vogliono un confronto con Croce. Per salvare i primi dodici precari e per garantire un futuro agli altri 292.