Terminate le occupazioni e le autogestioni, gli studenti tornano in piazza per rivendicare i propri diritti e difendere il proprio futuro insieme a quello della scuola italiana.Questa mattina una buona rappresentanza degli istituti scolastici cittadini -circa 400 unità- sono scesi in strada per organizzare un corteo, partito da Piazza Antonello e proseguito per il corso cavour, passando per piazza Pugliatti e Municipio, per poi tornare nuovamente al punto di partenza. A conclusione del corteo si è tenuta un’assemblea come occasione di confronto tra gli stessi studenti e utile a lanciare un segnale: non si scende in piazza per saltare le lezioni, ma per creare qualcosa di realmente produttivo e smuovere le coscienze.Quelle stesse coscienze che mostrano la solita diffidenza nei confronti di problematiche denunciate già troppe volte: Fatiscenza delle strutture scolastiche, mancanza di riscaldamento all’interno dei locali, continui tagli ai fondi destinati ai progetti extracurriculari -vero punto di forza per una scuola moderna- e la possibile privatizzazzione dell’Ente scolastico.Al corteo era presente anche Graziamaria Pistorino, segretario generale della FLC CGIL, che ha confermato la vicinanza agli studenti che hanno la consapevolezza sociale di essere, nella battaglia contro i tagli alla scuola pubblica, difensori di un bene comune e della vera opportunità di crescita economica del Paese.